Obiettivo della Civica Galleria: La Scuola

Il Blog ha assunto nel tempo due funzioni. La prima è quella di essere espressione del Figurino Storico.
In un mondo globalizzato, lo studio della storia è sempre più indipendente pr capire le origini delle civiltà e questo è il nostro obiettivo primario
Con la denominazione "Civica Galleria del Figurino Storico" si vuole appunto sottolineare la creazione di un vero centro museale, l'unico nelle marche, sulla base di un progetto condiviso tra l'Assessorato alla Cultura del Museo di Osimo, la Società Parko spa che gestisce il trasporto pubblico locale e l'associazione Tavola Rotonda, impostato sullo stile dei grandi musei come lo Stibbert di Firenze e quello di Calenzano dove il figurino storico viene utilizzato come strumento didattico e invito allo studio della storia.
Gli obiettivi della Civica Raccolta osimana sono i medesimi, ma una attenzione particolare è rivolta alle scuole, sopratutto elementari e medie, dove lo studio dei questa materia da parte dei bambini avviene spesso in modo mnemonico; ebbene l'utilizzo del figurino storico vuole essere uno strumento didattico integrativo del libro di scuola ed il nostro locale diventare una sorta di aula didattica dove i bambini si possono appassionare a questa disciplina

La Seconda è quella di divenire lo spazio esterno del CESVAM - Centro Studi sul valore Militare dell'Istituto del Nastro Azzurro come spazio per approfondire, oltre che i temi della Uniformologia, anche quelli concernenti le scienze ausiliari della Storia, quali, oltre la Uniformologia, anche la Vessillologia, ovvero lo studio delle Bandiere, l'Araldica, i Mezzi e gli equipaggiamenti, ed il Collezionismo militare in genere ( cartoline, ecc.)

sabato 10 dicembre 2022

Cappello Alpino


 In questa foto il Cappello Alpino è fregiato anche da due distintivi da petto. Quello della appartenenza al Battaglione Tolmezzo e il Distintivo di partecipazione alla Campagna di Russia. Il grado è quello di maggiore e quindi la penna, per gli Ufficiali Superiori, è bianca.

mercoledì 9 novembre 2022

Il Quadro di Battaglia del Regio Esercito Italiano al 10 Giugno 1940. I Coloniali

 

 

8.1. Reale Corpo Truppe Coloniali dell’Eritrea

Motto “ non concesso”

Campagne di Guerra:

1887-1888, d’Eritrea

1895-1896, d’Eritrea

1911-1912, Italo Turca

1913-1927, di Libia

!935-1936, Italo-Etiopica.

Ricompense al V.M.:  

. Alla Bandiera del Reale Corpo :

  2 Medaglie d’Oro,

. Ai Battaglioni:

  13 d’Argento, 22 di Bronzo, 21 Croci di Guerra.

. Agli Ufficiali e Truppa:

  32 Medaglie d’Oro, 1891 d’Argento, 4056 di Bronzo, 2415 Croci

  di Guerra.

Perdite in Combattimento:

. Ufficiali: morti 291, feriti 73, dispersi 2

. Truppa:  morti 10426, feriti 3376, dispersi, 41.

Festa: (non è indicata)

 

Le origini del glorioso R. corpo delle truppe coloniali  dell’Eritrea  risalgono alle prime bande locali organizzate dal ten. col Saletta in sussidio delle forze metropolitane del corpo di spedizione del 1885. Una prima organizzazione di ascari eritrei  e le buone prove delle bande nelle operazioni della spedizione di San Marzano  decisero la costituzione dei primi quattro battaglioni ascari, i uno squadrone e di una batteria eritrea. Per la seconda guerra d’Africa i battaglioni eritrei furono portati ad otto. Disciolti dopo la guerra i nuovi quattro costituiti allo scopo, vennero nuovamente portati  ad otto per la guerra di Libia  e, durante  la guerra 1915-1918  per provvedere alla sicurezza dell’Eritrea, altri ancora ne venero creati. Nel 1920 i battaglioni eritrei furono ridotti  a sei; nel 1922 a cinque con cinque batterie, 2 compagnie cannonieri, 1 squadrone, 1 compagnia genio, 1 compagnia costiera, 1 sezione automobilisti. Per la campagna italo-etiopica 1935-1936 il Reale Corpo truppe coloniali dell’Eritrea si mobilitò costituendo un corpo d’armata eritreo  su due divisioni , con 27 battaglioni riuniti in gruppi, 6 gruppi di artiglieria, 2 dei quali autotrainati,1 battaglione mitraglieri, i battaglione costiero, 1 compagnia carri veloci, 1 gruppo squadroni. Le truppe del Reale Corpo parteciparono a tutti i fatti d’arme delle guerre coloniali; alla guerra 1887-1888; ai combattimenti  dal 1888 al 1895 contro i Dervisci e contro i ribelli; alla guerra 1895-1896 brillando di eroico sacrificio  e di alto martirio nella battaglia di Adua; alla guerra italo-turca 1011-1912; alle successive operazioni in Libia e nella Somalia; alla guerra italo-etiopica 1935-1936 dando, in centro cinquanta combattimenti gloriosamente sostenuti al servizio di S.M. il Re e della patria Italiana  e nelle grandi battaglie per la  conquista imperiale dell’anno XVI[1] innumerevoli prove di fulgido eroismo. La bandiera del reale Corpo truppe coloniali dell’Eritrea si fregia di 2 medaglie d’oro. I gagliardetti dei battaglioni di 13 medaglie d’argento, 22 di bronzo e 21 croci di guerra

 



[1] 1936

giovedì 20 ottobre 2022

Jugoslavia. Ordine degli Eroi nazionali


 

Ordine degli Eroi Nazionali, , decorazione al valore  dello Stato Federato Jugoslavo istituita il 15 agosto 1943 dall’Alto Comando dell’Esercito di Liberazione Jugoslavo. Fu assegnato 222 volte a jugoslavi per lo più partigiani combattenti e a 22 stranieri. Secondo in ordine di importanza e terzo tra tutti i riconoscimenti al valore.

domenica 9 ottobre 2022

Quadro di Battaglia del Regio Esercito Italiano. 10 giugno 1940. I Coloniali

 

8.3. Reale Corpo Truppe Coloniali della Libia

Motto “non concesso”

Campagne di Guerra:

1911-1912, Italo Turca

1913-1927, di Libia

1935-1936, Italo-Etiopica.

Ricompense al V.M.:  

. Alla Bandiera:

  1 Medaglia d’Oro, 2 d’Argento,

. Ai Battaglioni:

  4 d’Argento, 7 di Bronzo, 10 Croci di Guerra.

. Agli Ufficiali e Truppa:

  12 Medaglie d’Oro, 321 d’Argento, 759 di Bronzo, 891 Croci di

  Guerra.

Perdite in Combattimento:

. Ufficiali: morti 123, feriti 287, dispersi 6

. Truppa:  morti 1491, feriti 4539, dispersi, 450.

Festa (non è indicata)

 

Il Reale Corpo truppe coloniali della Libia, costituito dalla fusione dei due Reali Corpi della Tripolitania e della Cirenaica effettuata il 1 aprile 1935 , ha le sue origini nelle prime bande armate  che combatterono a fianco delle nostre truppe e furono incaricate  del servizio di polizia delle oasi durate la campagna italo-turca 1911-1912.  Alle originarie formazioni del Garian . del Sahel, del Tachuna, del febbraio 1912, si aggiunsero presto quelle del Zanzur , di Misurata e di Homs.

Il I battaglione libico ebbe vita nel settembre dello stesso anno e nel 1913 le nostre forze coloniali ascendevano già a 6 battaglioni di fanteria libica . 3 squadroni savari. 1 squadrone di meharisti 1 batteria da montagna, 1 sezione cammellata, 1 corpo degli zaptiè ed 8 bande armate inquadrate da nostri ufficiali. Durante e dopo la grande guerra le forze libiche si accrebbero notevolmente; aggiunsero altre formazioni sahariane ed alcune motorizzate e, completate con reparti CC.NN. e squadriglie di aviazione, crearono un armonico e perfetto strumento di guerra.

Il Reale Corpo truppe coloniali della Libia accoglie e tramanda le tradizioni delle splendide truppe di colore della Tripolitania e della Cirenaica, che si batterono valorosamente stendendo l’occupazione fino ai più lontani centri abitati; sostennero aspri combattimenti nelle vicende del periodo 1015-1918 parteciparono alla rioccupazione di Misurata  nel 1922; alla riconquista di Agedabia, nel 1923 di Giarabub, nel 1926; alle operazioni el su bengasino; alla conquista del Fezzan, nel 1930; alla occupazione di Cufra il 2° gennaio 1931, sostenendo lotte violente fino alla completa pacificazione della Libia.

Decorato con medaglia d’oro al valor militare per le innumerevoli prove del più fulgido eroismo offerto dalle sue truppe durante la guerra italo-etiopica 1935-1936 per la consacrazione dell’Impero, il Reale Corpo truppe coloniali della Libia vanta ancora due medaglie d’argento conferite a ai RR Corpo della Tripolitania e della Cirenaica, sintesi di lealtà e di valore l’uno, che in cento combattimento seppe conquistare, difendere e conservare all’Italia  la maggiore colonia; magnifico strumento di guerra l’altro, che in nove anni di lotta dura, aspra, difficile, tenacissima portò di vittoria in vittoria  il nome e la civiltà di Roma dalla costa fino al cuore  dell’inviolato deserto libico (Cufra)

Il Corpo vanta inoltre 4 medaglie d’argento, 6 medaglie di bronzo e 9 croci al valore, guadagnate dai suoi battaglioni nelle varie vicende della guerra.

venerdì 30 settembre 2022

Divisione Italiana "G. Garibaldi" - Distintivo


 Organico della divisone  su www.coltrinaristoriamilitare.blogspot.com con post in data 20 dicembre 2022

domenica 18 settembre 2022

Anno accademico 2022/2223. Iscrizioni ai master di Storia Militare, Politica Militare Comprata, Terrorismo ed Anti Terrorismo Internazionale,

 

L’Istituto del Nastro Azzurro, tramite il CESVAM – Centro Studi sul Valore Militare, ha attivato presso la Università degli Studi N. Cusano Telematica Roma master di 1° livello e corsi di perfezionamento  colti, nel quadro dei programmi accademici, a diffondere ed approfondire gli studi e le ricerche sul Valore Militare.

1.      Master di 1° Liv. In “Storia Militare Contemporanea. Dal 1796 ad oggi”.  presso la degli Studi N. Cusano Telematica Roma. Attivato dall’anno Accademico 2018/2019 (per laureati)

Iscrizione dal 1 settembre 2022. Info www.unicusano.it /master

 

Master di 1° Liv. In “ Politica Militare Comparata. Dal 1960 ad oggi. presso la degli Studi N. Cusano Telematica Roma. Attivato dall’anno Accademico 2020/2021 (per Laureati). Iscrizione dal 1 settembre 2022. Info www.unicusano.it /master

 

Master di 1° Liv. “Terrorismo ed Anti Terrorismo Internazionale”. presso la degli Studi N. Cusano Telematica Roma. Attivato dall’anno Accademico 2021/2022 (per Laureati). Iscrizione dal 1 settembre 2022. Info www.unicusano.it /master

 

Corso di Aggiornamento e Perfezionamento . “Terrorismo ed Antiterrorismo Internazionale. presso la degli Studi N. Cusano Telematica Roma.. Attivato dall’anno Accademico 2021/2022 (per Diplomati). Iscrizione dal 1 settembre 2022. Info www.unicusano.it /master

 

I Soci del nastro Azzurro hanno condizioni agevolate di iscrizione che sono riportate sul bando

Ulteriori Indicazioni ed approfondimenti: info  didattica.cesvam@istitutonastroazzurro.org

venerdì 9 settembre 2022

Quadro di Battaglia del Regio Esercito Italiano al 10 giugno 1940. I Coloniali

 

8.2. Reale Corpo Truppe Coloniali della Somalia

Motto “non assegnato”

Campagne di Guerra:

1911-1912, Italo Turca

1913-1927, di Libia

1935-1936, Italo-Etiopica.

Ricompense al V.M.:  

. Alla Bandiera:

  1 Medaglia d’Oro,

. Ai Battaglioni:

  2 d’Argento, 8 di Bronzo, 7 Croci di Guerra.

. Agli Ufficiali e Truppa:

  4 Medaglie d’Oro, 209 d’Argento, 479 di Bronzo, 713 Croci di

  Guerra.

Perdite in Combattimento:

. Ufficiali: morti 51, feriti 6

. Truppa:  morti 1095, feriti 1303, dispersi, 2.

Festa (non è indicata)

 

Trae origine dalle “Guardie del Benadir” che la società Filnardi prima, la Società del Benadir poi e infine lo Stato Italiano accrebbero e riunirono in un corpo per provvedere ai servizi interni della colonia. Nel 1907 il corpo delle “Guardie del Benadir” cedette il posto ad un “Reale Corpo Truppe Indigene” che fu ordinato su 6 compagnie, 5 di fanteria ed 1 di artiglieria, e che poi venne accresciuto, nel 1908, in vista delle occupazioni territoriali , con la costituzione del “Reale Corpo truppe coloniali della Somalia” formato di ascari al comando di ufficiali del R. Esercito e di agenti locali agli ordini di ufficiali dei CC.RR. Durante la guerra italo-austriaca  il R. Corpo delle Truppe Coloniali della Somalia venne portato a 3 battaglioni , successivamente fu creato, per le operazioni dell’oltre Giuba, un corpo ausiliario che riprese il nome di “Reale Corpo provvisorio di occupazione”; venne infine, nel 1926, provveduto alla riorganizzazione  del Corpo notevolmente ampliandolo. Per la guerra itali-etiopica 1935-1936 il Reale Corpo mobilitò 5 comandi di raggruppamento, 12 battaglioni, 5 reparti mitraglieri, 6 gruppi di Dubat, 15 compagnie presidiarie, 1 battaglione carri veloci, 1 compagnia genio, 1 gruppo di batterie autotrainate, 7 batterie cammellate , 8 sezioni cannoni da 70, 1 autoreparto.

Le truppe del reale Corpo della Somalia parteciparono ampiamente agli eventi del 1896 in Somalia; a tutte le vicende della nostra espansione; alle operazioni in Libia nel 1914 , col I Battaglione “Benadir” che vi guadagnò l croce i guerra al valor militare per le mirabile prove  di saldezza e di disciplina  offerte nei combattimenti del Sud bengasino; alle operazioni nei sultanati; allo scontro di Ual Ual, ed alla conquista imperiale, meritando per il fulgido eroismo ed il generoso contributo di sangue e di sacrificio dato negli aspri combattimenti sostenuti al servizio di S.M. il Re e della patria italiana la suprema ricompensa  della medaglia d’oro al valor militare concessa al copro nel novembre 1938.

 

 

mercoledì 9 febbraio 2022

Il Pugio Pugnale militare dell'Esercito romano

 


Il pugio era un pugnale militare la cui lama variava da 250 a 350 mm in lunghezza; per il legionario era una importanza arma di riserva, ed era portata sul fianco sinistro. I foderi di questa arma erano riccamente decorati ed aggiungevano splendore alla uniforme.



domenica 9 gennaio 2022

Il Gladio romano

 

Il Modello Pompei

Il modello Mainz è del I secolo d.C. con una lama leggermente affusolata e da una punta molto lunga. La lunghezza della lama che varia dai 400 a 550mm mentre la larghezza è compresa tra 54 e 74 mm e 48 e 60 mm nella parte inferiore. L’impugnatura era in osso era protetta da una guardia e da un pomo di solito in legno. Il pomo serviva anche da un contrappeso e mantenere l’arma bilanciata. Il tipo “Mainz” fu sostituito da quello denominato “Pompei” con dimensioni della lama da 420 a 500 mm in lunghezza e da 42 a 45 mm in larghezza, ed era un’arma meglio bilanciata. Il gladio era portata da tutti i legionari sul fianco destro, anche se qualche centurione o ufficiali superiori la portavano a sinistra, ma sempre come eccezione.


Il modello Mainz