Obiettivo della Civica Galleria: La Scuola

Il Blog ha assunto nel tempo due funzioni. La prima è quella di essere espressione del Figurino Storico.
In un mondo globalizzato, lo studio della storia è sempre più indipendente pr capire le origini delle civiltà e questo è il nostro obiettivo primario
Con la denominazione "Civica Galleria del Figurino Storico" si vuole appunto sottolineare la creazione di un vero centro museale, l'unico nelle marche, sulla base di un progetto condiviso tra l'Assessorato alla Cultura del Museo di Osimo, la Società Parko spa che gestisce il trasporto pubblico locale e l'associazione Tavola Rotonda, impostato sullo stile dei grandi musei come lo Stibbert di Firenze e quello di Calenzano dove il figurino storico viene utilizzato come strumento didattico e invito allo studio della storia.
Gli obiettivi della Civica Raccolta osimana sono i medesimi, ma una attenzione particolare è rivolta alle scuole, sopratutto elementari e medie, dove lo studio dei questa materia da parte dei bambini avviene spesso in modo mnemonico; ebbene l'utilizzo del figurino storico vuole essere uno strumento didattico integrativo del libro di scuola ed il nostro locale diventare una sorta di aula didattica dove i bambini si possono appassionare a questa disciplina

La Seconda è quella di divenire lo spazio esterno del CESVAM - Centro Studi sul valore Militare dell'Istituto del Nastro Azzurro come spazio per approfondire, oltre che i temi della Uniformologia, anche quelli concernenti le scienze ausiliari della Storia, quali, oltre la Uniformologia, anche la Vessillologia, ovvero lo studio delle Bandiere, l'Araldica, i Mezzi e gli equipaggiamenti, ed il Collezionismo militare in genere ( cartoline, ecc.)

mercoledì 18 dicembre 2013

San Martino, il protettore dei Militari din dal Medio Evo

L'iconografia dedicata a San martino, che si festeggia l'11 novembre, è molto vasta e variegata. Segno di dovere e personificazione delle alte virtù militari è anche  il simbolo dell'altruismo e della vicinanza a chi ha bisogno, virtù che devono albergare in ogni militare per compensare situazioni difficili e spesso alimetatrici di violenza ed odio.

venerdì 13 dicembre 2013

I "Missi Dominici" antesignani del Commissario di guerra

Nel regno dei Carolingi i delegari imperiali o reali adibiti dai Sovrani per esercitare i poteri regi o per controllare le amministrazioni locali. Generalmente erano due:uno ecclesiastico ed uno laico . Inizialmente ebbero incarico provvisoria successivamente la carica divenne permanente e potè essere data sia ai vescovi sia ai laici. Pare che da tale funzione ebbe inizio il marchesato. La carica decadde nel X secolo



Ancien Règine: Jusqu'au XV siécle

ous les Mérovinges, les Carolingiens et les premiers Capétiens, il nya pas d'armée permanente, strucuturée et organisée au sens  où nous l'entendons aujourd'hui, L'admistration militaire n'existe pas non plus. Quant au service militaire, il est fondé sur la qualité d'homme libre.

Chez les Francs le service estdu au roi masi n'est pas rétribué. Le soldat ne reçoit qu'une petite compensation.

A partir di VI siècle, avec l'appariton de la vassalité et de la féodalité ce systéme va se modifier lentement.

La vassalité crée une hiérachie entre les mois pauvres, le vassaux les moins les plus ruches, ceux qui disposent d'une fortune terrienne et qui ont les moyens de s'équiper pour la guerre; les premiers se mettent au service des seconds, moyennant une retribution.

Au cours de la période fèodale, des le IX siécle, c'est le titulaire di fief subordionné qui doit au titolaire di fief dominant un srvice gratuit mais limitè.

sabato 7 dicembre 2013

Esponton: testo di ricerca

Il Commissariato nell’Ancien Regime
Dai Missi Dominici a Luigi XIV

Il Commissario di guerra ed il suo simbolo. “L’Esponton”


1.     Premessa.
2.     Introduzione: perché ci interessa questa organizzazione
3.     La tradizione romana e latina
4.     L’Ancien regime. Fino al XV Secolo.
5.     I Missi Dominici (Gli Inviati del Padrone)
6.     Le “Mostre” degli uomini d’arme
7.     La creazione del commissario di Guerra
8.     Il regno della improvvisazione. Filippo il Bello
9.     La nascita degli eserciti permanenti e la necessità di una amministrazione militare
10.                        I Commissari di Guerra
11.                        Il simbolo di distinzione. L’esponton
12.                        Il Commissari di Guerra  del 1600. Richelieu
13.                        I Commissari di Guerra sotto Luigi XIV
14.                        I Commissari di guerra. Il simbolo il Vestito Grigio Blu
15.                        Le guerre del 700
16.                        L’influenza francese nell’Esercito del regno di Sardegna
17.                        Una funzione insostituibile
18.                        Bibliografia



Il volume deve essere molto divulgabile. Lo stile di impaginazione è quello dell’album a sinistra la pagina scritta a destra la iconografia di riferimento

lunedì 2 dicembre 2013

Commissaires des guerres. 1560



Signe de distintion:l’esponton

Peu a Peu ces commissarie,qui lon peut qualifier d’ancetres des fonctionnaires de l’intedence, son dotées d’une sode acceptable aisi que de droits et de previlèges prore. Leurnposition ne cessera de se renforcer durant les deux siècles précédant la devolution.

En 1595, Henri IV crées les commissaires provinciaux dont la compétence est territorialement limitée.Puis, en 1608, une ordinnance élargit les attributions des commissaires des guerres et donne naissance à une amorce de service de la justice militaire.

L'Esponton


Au XVII siècle ils acquièrent meme la qialité d’officier.

Chales IX érige en office la fonction de commisaire. Désormais, obligé d’acheter sa charge il cherche, en contrepartie, à en tirer quelqhe profit. Ainsi, les officiers nommés au grade supérieur ou appelés à de nouvelles fonctions doivent preter serment au commissarie des guerres représentant le roi.

Celui-ci délivre un certificat en échange duquel l’officier fait don de son épée au commissarie. En vérité ce don s’avère tout à fait symbolique puisque le cérémonie se passant sur le front des troupes et l’officier ne pouvant rester sans arme, ce dernier rachète assito épée.

Commissaire principal  1560 
A cette époque l’uniforme n’existe pas. Le seul attribut distinguant le commissarie est un esponton, sorte de demi-èlaque d’environ deux mètres  de long terminée par un fer de lance et dont la base garnie d’ivoire. Ma le porte d’arme n’est pas qu’une question d’apparat puisque le commissarie suit la troupe jusqu’au champ de battaille.


Les prérogative des commisaires s’élargissement encore mais la prise de coscience de la nécessitéde fournir aux soldats des moyens de sub sistance accetables n’est pas encore venue.

domenica 1 dicembre 2013

Commissario di Guerra . Saluto con l'Esponton



Francia 1560

Amministrazione Militare dell'Armate del Re





Il saluto cel Commissario di Guerra con l'esponton è un movimento in quattro tempi molto spettacolare, tale da essere visto da molto lontano

Saluto con l'esponton: primo tempo o in marcia
Saluto con l'esponton vero primo tempo



Saluto dell'esponton: secondo tempo o terzo se si considera il saluto in marcia come primo


Saluto con l'esponton: quarto tempo del saluto