Obiettivo della Civica Galleria: La Scuola

Il Blog ha assunto nel tempo due funzioni. La prima è quella di essere espressione del Figurino Storico.
In un mondo globalizzato, lo studio della storia è sempre più indipendente pr capire le origini delle civiltà e questo è il nostro obiettivo primario
Con la denominazione "Civica Galleria del Figurino Storico" si vuole appunto sottolineare la creazione di un vero centro museale, l'unico nelle marche, sulla base di un progetto condiviso tra l'Assessorato alla Cultura del Museo di Osimo, la Società Parko spa che gestisce il trasporto pubblico locale e l'associazione Tavola Rotonda, impostato sullo stile dei grandi musei come lo Stibbert di Firenze e quello di Calenzano dove il figurino storico viene utilizzato come strumento didattico e invito allo studio della storia.
Gli obiettivi della Civica Raccolta osimana sono i medesimi, ma una attenzione particolare è rivolta alle scuole, sopratutto elementari e medie, dove lo studio dei questa materia da parte dei bambini avviene spesso in modo mnemonico; ebbene l'utilizzo del figurino storico vuole essere uno strumento didattico integrativo del libro di scuola ed il nostro locale diventare una sorta di aula didattica dove i bambini si possono appassionare a questa disciplina

La Seconda è quella di divenire lo spazio esterno del CESVAM - Centro Studi sul valore Militare dell'Istituto del Nastro Azzurro come spazio per approfondire, oltre che i temi della Uniformologia, anche quelli concernenti le scienze ausiliari della Storia, quali, oltre la Uniformologia, anche la Vessillologia, ovvero lo studio delle Bandiere, l'Araldica, i Mezzi e gli equipaggiamenti, ed il Collezionismo militare in genere ( cartoline, ecc.)

venerdì 12 aprile 2013

1. Usa e Gran Bretagna. Seconda Guerra Mondiale 1944-1945 (489-492)


489. Usa. Marina. Tenente dell'aviazione di marina. 1944.
Poichè l'uniforme blu scuro degli ufficiali di marina non si era dimostrata pratica per il servizio aereo nel 1917 fu prescritta per gli aviatori di marina americana una uniforme estiva color cachi ed una uniforme invernale verde, tutte e due con segni distintivi del grado sulle spalle. Nel 1922 poi il distintivo di grado fu costituito da galloni neri sulle maniche e contemporaneamente la giubba fu dotata di risvolti I calzoni alla cavallerizza originariamente prescritti per il servizio e le ghette di cuoio furono abolite nel 1937 ed al loro posto furono introdotti calzoni lunghi.

490. Gran Bretagna. Corpo militare di infermiere della Regina Alessandra, Tenente, 1945.
Oggi (1971): "The Queen Alexandra's Imperial Military Nursin Service"Il corpo femminile di cui si parla qui fu costituito nel 1902 per sostituire il servizio di assistenza sanitaria dell'esercito costituito nel 1881. I membri del corpo portavano durante il servizio in ospedale casacche blu e bianche  e cuffie bianche, con una mantellina rossa. I segni distintivi del grado che erano assimilati a quelli dell'esercito, venivano portati anche sulla mantellina. L'uniforme coloniale del corpo era dotata di controspalline con distintivo di grado





491. USA: Fanteria in uniforme da giungla. Soldato. 1944.
Durante la II Guerra Mondiale la divisa mimetica non veniva portata nella guerra nella giungla, ma su quasi tutti i fronti del mondo, in genere sotto forma di un "overall". I colori mutavano a seconda del terreno e della stagione. Non solo il soldato ma anche il materiale veniva mimetizzato. Dietro il fronte venivano poste colonne di pittori che provvedevano a che tutto il materiale che entrava  nel settore del fronte fosse mimetizzato secondo le prescrizioni. Nella rete sull'elmetto il soldato portava dei rametti per mascherare il contorno dell'elmetto e per meglio adattarsi all'ambiente. La rete davanti al volto non doveva servire tanto a proteggerlo contro le zanzare quanto a mascherare il volto. Quando non veniva usata la rete si mimetizzava il volto con cosmetico scuro.

492. USA: Corpo dei Marines Sergente Maggiore femminile, 1944
Oggi (1971) "US Marine Corps Women 's Reserve". Il corpo femminile di cui si parla fu costituito nel 1918 e nel 1943 venne richiamato in servizio, L'abituale uniforme di servizio era verde come quella degli aviatori di marina (figurino 489). L'uniforme bianca veniva indossata durante i mesi estivi. Scarpe e guanti bianchi erano prescritti solo in occasione di cerimonie. I distintivi del grado erano quelli del Corpo dei Marines. Nel 1952 le uniformi delle appartenenti al corpo femminile subirono una revisione

Italia - Libro sulle Truppe Libiche

STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO
UFFICIO STORICO

STEFANO ALES - PIERO CROCIANI - ANDREA VIOTTI

STRUTTURA,UNIFORMI, DISTINTIVI ED INSEGNE DELLE TRUPPE LIBICHE
1912 -1943

Roma 2012

La copertina del volume, ultima fatica di Ales, Crociani e Viotti, ritrae un gruppo di sottufficiali e militari indigeni di vari reparti in zona di operazioni durante la pausa del riposto nel 1941. Tutti indossano l'uniforme di marcia in tela la fascia distintivo in tela stretta in vita ed i nuovi distintivi di grado adottati nel 1939 cuciti sulle maniche. Da notare in primo piano un graduato delle compagnie cannonieri, sul fondo due appartenenti agli autogruppi ed un sottufficiale appartenente forse ad una compagnia presidiaria stando alla fascia distintivo che potrebbe essere a strisce verde-azzurre; quest'ultimo indossa dei pantaloni d'ordinanza tagliati però all'altezza del ginocchio. Il primo sottufficiale in piedi  da sinistra porta gli occhiali da sole e la bustina mod 1935 in tela cachi la cui distribuzione alle truppe libiche iniziò nel 1940  ma non fu completata che per pochi reparti. L'individuo ripreso di spalle  e accovacciato, che potrebbe appartenere ad un reparto per il presidio delle opere,  ci permette di notare alcuni dettagli interessanti  della sua uniforme  quali ad esempio il cinturino e la tasca posteriore dei pantaloni  e lo sprone sagomato applicato al dorso del camiciotto. Da notare infine l'assenza delle stellette metalliche di grado sulla tasca dei graduati e dei sottufficiali.

Il volume, Cat N. 6811, di pagine 810, formato A4, viene ceduto al costo di 40 euro. Potrebbe essere estremamente utile per la ricostruzione in ambietne libico di truppe coloniali italiane nei primi anni della guerra, 1941-1942