Obiettivo della Civica Galleria: La Scuola

Il Blog ha assunto nel tempo due funzioni. La prima è quella di essere espressione del Figurino Storico.
In un mondo globalizzato, lo studio della storia è sempre più indipendente pr capire le origini delle civiltà e questo è il nostro obiettivo primario
Con la denominazione "Civica Galleria del Figurino Storico" si vuole appunto sottolineare la creazione di un vero centro museale, l'unico nelle marche, sulla base di un progetto condiviso tra l'Assessorato alla Cultura del Museo di Osimo, la Società Parko spa che gestisce il trasporto pubblico locale e l'associazione Tavola Rotonda, impostato sullo stile dei grandi musei come lo Stibbert di Firenze e quello di Calenzano dove il figurino storico viene utilizzato come strumento didattico e invito allo studio della storia.
Gli obiettivi della Civica Raccolta osimana sono i medesimi, ma una attenzione particolare è rivolta alle scuole, sopratutto elementari e medie, dove lo studio dei questa materia da parte dei bambini avviene spesso in modo mnemonico; ebbene l'utilizzo del figurino storico vuole essere uno strumento didattico integrativo del libro di scuola ed il nostro locale diventare una sorta di aula didattica dove i bambini si possono appassionare a questa disciplina

La Seconda è quella di divenire lo spazio esterno del CESVAM - Centro Studi sul valore Militare dell'Istituto del Nastro Azzurro come spazio per approfondire, oltre che i temi della Uniformologia, anche quelli concernenti le scienze ausiliari della Storia, quali, oltre la Uniformologia, anche la Vessillologia, ovvero lo studio delle Bandiere, l'Araldica, i Mezzi e gli equipaggiamenti, ed il Collezionismo militare in genere ( cartoline, ecc.)

giovedì 29 luglio 2021

Nicola della Volpe. I Militari per la Guerra Partigiana. 1943 - 1945

 


NICOLA DELLA VOLPE. I MILITARI PER LA GUERRA PAETIGIANA 1943 -1945, Roma, Società Editrice Nuova Cultura – Università Sapienza, Collana I Libri del Nastro Azzurro, Pag. 426, ISBN 978 88 61 344785, Euro 28,

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             

Il Volume documenta, con ricchezza di particolari, il contributo dei militari italiani alla Guerra di Liberazione, guerra che si è combattuta sul territorio accanto alla Campagna d’Italia, come gli Alleati chiamavano il loro impegno sul fronte italiano, e guerra sul fronte meridionale, come i tedeschi chiamavano il loro impegno per la difesa dei confini del sud del loro Reich.  Aver tracciato le origini della Guerra di Liberazione, con note relative ai Partiti Politici sorti dopo la crisi armistiziale, il CLN, e la situazione nel Paese, un capitolo è dedicato all’addestramento ed alla logistica delle forze che sono a disposizione nel Regno del Sud. Indi si descrive le operazioni prima nell’Italia centrale e la progressione verso nord, indi le operazioni nell’Italia settentrionale. Segue un preciso e puntuale capitolo dedicato alle Missioni che unità scelte operano dietro le linee nemiche sia in modo autonomo che in collaborazione con le missioni alleate. Il volume si conclude con una parte dedicata ad aspetti particolari della Guerra di liberazione (la ferocia del nemico, i rastrellamenti, eccidi, rappresaglie, i rapporti con le bande, i patrioti, la propaganda)  e alcune considerazioni come l’analisi dei meriti e riconoscimenti, l’appropriazione della Resistenza, militari e vertici militari, e la questione della frontiera orientale. In copertina la foto della Medaglia d’Oro al Valor Militare ten. Renato Del Din della Brigata “Osoppo”.

 

 Nicola Della Volpe, generale, ha prestato servizio presso l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito dal 1974 al 2001, dove è stato Vice Direttore e ha diretto l’Archivio. E’ autore di numerose opere di Storia e iconografia militare.

 


Il volume è acquistabile in tutte le librerie. Oppure

Presso la Casa Editrice, (Società Editrice Nuova Cultura attraverso la email:

ordini@nuovacultua.it o il sito: www.nuovacultura.it/ collane scientifiche)

Presso la Segreteria dell’Istituto del Nastro Azzurro (segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org)

Informazioni e dettagli su www.cesvam.it

 


lunedì 19 luglio 2021

Soluzione per ila Collezione Ostilio Bonacini?

 

ESPOSIZIONE “UN RICORDO PER LA PACE”

 COLLEZIONE OSTILIO BONACINI

 

Il Comune chiede finanziamenti per il Museo Civico

 

buone prospettive per la mostra sfrattata dal Liceo “A.Meucci”?

 

 


 

 

Uno spiraglio di luce per l’esposizione “Un ricordo per la pace” collezione storica Ostilio Bonacini

ad oggi presso l'auditorium del Liceo “A.Meucci” di Aprilia.

Nell’ambito dei finanziamenti del “Recovery Fund” il Comune di Aprilia lo scorso 4 giugno ha chiesto 10 milioni di euro al Ministero degli Interni. Secondo le dichiarazioni dell’Assessore ai Lavori Pubblici Luana Caporaso e dell’Assessore alla Cultura Gianluca Fanucci 400.000 euro sarebbero riservati alla realizzazione del primo Museo Civico ad Aprilia: i locali scelti per il progetto quelli comunali in piazza Roma, ex sede degli uffici anagrafe.

Una location museale nel centro storico di Aprilia è senza dubbio la sede più idonea per custodire e divulgare la storia della città, quanto aveva sperato la famiglia Bonacini nell’affidare al Comune di Aprilia, a titolo perenne e gratuito, la collezione del proprio caro scomparso nel maggio 1999.

Tanti anni di attesa e di incessanti richieste all’Amministrazione comunale di una sede centrale stabile per la mostra ed esporre dignitosamente al pubblico centinaia di reperti collezionati da Ostilio in 30 anni di ricerche, la passione per la storia militare ereditata dal nonno Giuseppe Bonacini tra i Volontari Ciclisti Automobilisti agli esordi della Grande Guerra e Maggiore dei Bersaglieri durante la Seconda Guerra Mondiale.

Un lungo e travagliato iter per la mostra che dal 2008 aveva trovato sede nell'auditorium scolastico di via Carroceto, ai tempi ancora di competenza del I.I.S.Rosselli. I reperti Bonacini, allora in esiguo numero di pezzi, circa 35, erano stati ivi collocati nel trasferimento dall'Istituto Comprensivo Pascoli che dal 2002 aveva ospitato un piccolo centro documentale sulla storia di Aprilia.

Con delibera n.163 del 12 giugno 2012 il Comune di Aprilia ha accettato l'affidamento dei materiali già esposti e di altri reperti della collezione Bonacini per un totale di circa 300 pezzi tra oggettistica, divise e strumentazioni degli eserciti che si sono affrontati nel 1944 in territorio apriliano. La mostra curata dall’associazione “Un ricordo per la pace” venne inaugurata nell'aprile 2013 in un nuovo allestimento nel medesimo locale dell“I.I.S.Rosselli”. Patrocinata dal Comune di Aprilia con un finanziamento di circa 20.000 euro, pari al nudo costo delle teche e dei manichini; il progetto fornito gratuitamente dall’architetto Otello Lazzari. Nel tempo l’esposizione ha acquisito anche alcune donazioni di cittadini apriliani.

La sede in via Carroceto ritenuta transitoria. Il Comune di Aprilia al punto 8 della delibera di accettazione della collezione si impegnava a reperire locali nel centro storico di Aprilia per accogliere la mostra, i materiali della collezione rimovibili solo previa autorizzazione della Giunta Comunale (punto 6 della convenzione annessa alla delibera).

Anche se soluzione temporanea aveva  lasciato perplessi nel dicembre 2016 “l’ordine di sfratto” del Liceo nei confronti della mostra. Tra le motivazioni nella nota della dirigente la necessità di “spazi per opere di attività teatrali” e presunta mancanza di sicurezza delle teche espositive.

Spiacevole inconveniente dovuto anche al fatto che il Comune non aveva provveduto all’adeguamento della convenzione con  il nuovo Istituto ospitante l’esposizione.

Immediata  la reazione di “Un ricordo per la pace” che a gennaio 2017  si mobilitò organizzando una raccolta firme pro “MUSEO UN RICORDO PER LA PACE NEL CENTRO STORICO DI APRILIA”. Tra le “location” richieste gli spazi adibiti agli uffici comunali al pubblico di Piazza Roma, uffici già allora destinati al trasferimento in piazza del Bersaglieri “un luogo facilmente fruibile da cittadini e turisti, in un'ottica di rivitalizzazione del centro di Aprilia”.

“La cittadinanza esprima la propria volontà sul futuro della collezione donata ad Aprilia”: la voce della famiglia Bonacini in quei giorni. Grande fu il consenso popolare con centinaia di  firmatari tra cui associazioni, professionisti, artisti e rappresentanti di “storiche” attività commerciali del centro di Aprilia. La petizione indirizzata a Sindaco e Amministrazione presentata in tre blocchi presso gli uffici comunali a partire dal 9 febbraio 2017. In allegato anche un'ipotesi di progetto e l’idea di inserire l’esposizione nel più ampio progetto di “MUSEO PER LA PACE” in collegamento con i Musei per la pace nel mondo. Un Museo dedicato agli eroi per la Pace di ogni tempo, testimonianza di tutti coloro che hanno combattuto per la pace, la libertà e la democrazia. Un Museo a ricordo degli orrori della guerra e monito per un futuro di pace.

A sostenere il progetto anche le Associazioni d’Arma di Aprilia che nel 2012, in fase di affidamento al Comune della collezione Bonacini, avevano firmato un documento di adesione impegnandosi a prestare con “Un ricordo per la pace” un contributo volontario nell’organizzazione museale (nota prot. n. 46403 del 7.6.2012 ).

Elisa Bonacini, presidente di “Un ricordo per la pace” nonché erede della collezione del fratello: “Ad oggi l'esposizione giace in stato di abbandono nell'auditorium del Liceo Meucci, oscurata e addirittura transennata, ovviamente invisitabile. Rimane l'amarezza di constatare che per tanti anni una mostra prestigiosa non sia stata valorizzata dall'Ente patrocinante, né fruita dalla cittadinanza cui è stata dedicata. Confido nel nuovo Assessore alla Cultura Fanucci e nell’Amministrazione tutta nel risolvere quanto prima e nel migliore dei modi l’annosa situazione. Spero altresì venga tenuto in considerazione il  progetto di “Museo per la pace” per cui come associazione stiamo lavorando da anni e che ci vede già impegnati nel contatto con numerose organizzazioni pacifiste nazionali ed estere”.

 

 

 

 

 

venerdì 9 luglio 2021

Dizionario minimo della Guerra di Liberazione. 1943. Compendio. Il momento delle scelte. Vol. 2

 IL volume riporta, nella parte iconografica, note riguardanti l'uniformologia del periodo preso in esame 


MASSIMO COLTRINARI, OSVALDO BIRIBICCHI, DIZIONARIO MINIMO DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE 1943-1945, Viterbo, Edizioni ArcheoAres, Collana I Libri del Nastro Azzurro, Pag. 255, cart. Ill., ISBN 978 88 9 822507  Euro 15.Volume 2

 

Il volume tratta dei primi quattro mesi della Guerra di Liberazione. Essa non fu eroica ne esaltante né oggi è piacevole da ricordare. Fu, primariamente, il risultato di un fallimento che è il fallimento del fascismo sia come movimento che come regime, come gli eventi del 25 luglio stanno a dimostrare. E’ preceduta da una guerra mondiale, che presenta tanti aspetti non esaltanti ma combattuta dalle Forze Armate italiane con valore militare, valore militare chiesto, in tanti casi, fino all’estremo sacrificio. Questo, più le vicende politico militari dell’estate del 1943, portano gli Italiani a dover scegliere con chi e da che parte stare. Dalle scelte del settembre 1943, nascono i fronti della Guerra di Liberazione, in cui il Compendio è articolato, mentre sul nostro territorio viene combattuta da eserciti stranieri una guerra non nostra. Un Compendio che vuole essere quasi didascalico per sottolineare i significati ed i moniti che scaturiscono da quei mesi, attraverso le biografie dei protagonisti. Proprio in loro ricordo il volume, come gli altri del Dizionario è dedicato al monito di Ruggero Zangrandi: a nulla serve il valore ed il sacrificio di migliaia di uomini semplici, se essi devono porre rimedio ad errori di capi vili ed ignavi. Questo è, in stretta sintesi il significato della Guerra di Liberazione

In copertina. 10 dicembre 1943. Il Comandante della V Armata statunitense gen. Clark incontra i comandanti italiani all’indomani della battaglia di Montelungo.

 


MASSIMO COLTRINARI generale, storico, è Direttore del Centro Studi sul Valore Militare CeSVaM) dell’Istituto del Nastro Azzurro

OSVALDO BIRIBICCHI, colonnello, associato al CeSVaM, è componente del Collegio dei Redattori della Rivista “QUADERNI”

Informazioni sulla collana:   www.storiainlaboratoiro.blogspot.com

Il volume è acquistabile in tutte le librerie. Oppure

Presso la Casa Editrice, (Edizioni Archeoares) www.edizioniarcheoares.it

Presso la Segreteria dell’Istituto del Nastro Azzurro (segrreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org)

Non è cedibile singolarmente, ma come opera completa (8 volumi)

Informazioni e dettagli su www.cesvam.org

Utilizzando l’email editoria.cesvam@istitutonastroazzurro.org