Obiettivo della Civica Galleria: La Scuola

Il Blog ha assunto nel tempo due funzioni. La prima è quella di essere espressione del Figurino Storico.
In un mondo globalizzato, lo studio della storia è sempre più indipendente pr capire le origini delle civiltà e questo è il nostro obiettivo primario
Con la denominazione "Civica Galleria del Figurino Storico" si vuole appunto sottolineare la creazione di un vero centro museale, l'unico nelle marche, sulla base di un progetto condiviso tra l'Assessorato alla Cultura del Museo di Osimo, la Società Parko spa che gestisce il trasporto pubblico locale e l'associazione Tavola Rotonda, impostato sullo stile dei grandi musei come lo Stibbert di Firenze e quello di Calenzano dove il figurino storico viene utilizzato come strumento didattico e invito allo studio della storia.
Gli obiettivi della Civica Raccolta osimana sono i medesimi, ma una attenzione particolare è rivolta alle scuole, sopratutto elementari e medie, dove lo studio dei questa materia da parte dei bambini avviene spesso in modo mnemonico; ebbene l'utilizzo del figurino storico vuole essere uno strumento didattico integrativo del libro di scuola ed il nostro locale diventare una sorta di aula didattica dove i bambini si possono appassionare a questa disciplina

La Seconda è quella di divenire lo spazio esterno del CESVAM - Centro Studi sul valore Militare dell'Istituto del Nastro Azzurro come spazio per approfondire, oltre che i temi della Uniformologia, anche quelli concernenti le scienze ausiliari della Storia, quali, oltre la Uniformologia, anche la Vessillologia, ovvero lo studio delle Bandiere, l'Araldica, i Mezzi e gli equipaggiamenti, ed il Collezionismo militare in genere ( cartoline, ecc.)

giovedì 29 giugno 2017

L'Esercito Italiano e lo sviluppo nel 1916 V

 (CONTINUAZIONE)
Aeronautuca
All’iniziio della guerra l’Esercito, come la Marina, inquadravano i reparti aeronautici, dando sviluppo alla Aviazione per l’Esercito e l’Aviazione per la Marina, che impiegavano sia aeroplani propriamente detti che dirigibili; solo nel primo dopoguerra l’Aviazione divenne Forza Armata autonoma.

Aeroplani
All’entrata in guerra l’Italia possedeva 72 aeroplani, ordinati su 15 squadriglie. I tipi di aerei erano Farman-Fiat, Voisin-Salson, Voisin-Isotta Fraschini, Cauddron-Le Rhone, Caproni-Fiat, Niuport, Aviatik. Un intenso programma di potenziamento portò la consistenza degli aeroplani nel dicembre 1916 a 44 squadriglie per un totale di 370 aeroplani.

Dirigibili
All’entrata in guerra l’Italia possedeva per l’Esercito solo 3 Dirigibili; nel 1916 andarono perdute 4, e nel dicembre 1916 vi erano operativi, ma lontano dal fronte solo 4 dirigibili, l’M.1, l’M.3, l’M.9 e l’M.10.

Aerostati
Nel maggio 1915 vi erano 6 sezioni aerostatiche e 3 da fortezza, alla fine del 1916 la specialità disponeva di 1 comando di gruppo, 7 sezioni da campagna, 3 sezoni da fortezza, 1 sezione speciali, 1 magazzino avanzato.

Carabinieri Reali
All’entrata in guerra i Carabinieri Reali mobilitarono 1 reggimento su tre battaglioni di 3 compagnie ciascun 1 gruppo su due squadroni di Carabinieri a cavallo, forze che furono messe a disposizione del Comando Supremo. Al dicembre 1916, dopo un notevole potenziamento, risultavano, alle dirette dipendenze del Comando Supremo, 2 divisioni autonome, 1 battaglione ed 1 gruppo squadroni; dalle grandi unità, corpo d’armata e divisione, 94 sezioni e 94 plotoni carabinieri.

Guardia di Finanza
Il Corpo mobilito 4 battaglioni di frontiera, 14 battaglioni e 2 compagnie costiere. I 14 battaglioni erano numerati da I a IV e da V a XX. Con l’esperienza di guerra si dimostro che i battaglioni di finanzieri non erano adatti all’impiego e dopo vari tentativi il Comando Supremo decise di ridurre i battaglioni a 9 e 4 compagnie autonome l’apporto della Guardia di Finanza; il personale in esubero fu incorporato in fanteria, soprattutto negli alpini.

MASSIMO COLTRINARI 
(direttore.cesvam@istitutonastroazzurro.org)