Obiettivo della Civica Galleria: La Scuola

Il Blog ha assunto nel tempo due funzioni. La prima è quella di essere espressione del Figurino Storico.
In un mondo globalizzato, lo studio della storia è sempre più indipendente pr capire le origini delle civiltà e questo è il nostro obiettivo primario
Con la denominazione "Civica Galleria del Figurino Storico" si vuole appunto sottolineare la creazione di un vero centro museale, l'unico nelle marche, sulla base di un progetto condiviso tra l'Assessorato alla Cultura del Museo di Osimo, la Società Parko spa che gestisce il trasporto pubblico locale e l'associazione Tavola Rotonda, impostato sullo stile dei grandi musei come lo Stibbert di Firenze e quello di Calenzano dove il figurino storico viene utilizzato come strumento didattico e invito allo studio della storia.
Gli obiettivi della Civica Raccolta osimana sono i medesimi, ma una attenzione particolare è rivolta alle scuole, sopratutto elementari e medie, dove lo studio dei questa materia da parte dei bambini avviene spesso in modo mnemonico; ebbene l'utilizzo del figurino storico vuole essere uno strumento didattico integrativo del libro di scuola ed il nostro locale diventare una sorta di aula didattica dove i bambini si possono appassionare a questa disciplina

La Seconda è quella di divenire lo spazio esterno del CESVAM - Centro Studi sul valore Militare dell'Istituto del Nastro Azzurro come spazio per approfondire, oltre che i temi della Uniformologia, anche quelli concernenti le scienze ausiliari della Storia, quali, oltre la Uniformologia, anche la Vessillologia, ovvero lo studio delle Bandiere, l'Araldica, i Mezzi e gli equipaggiamenti, ed il Collezionismo militare in genere ( cartoline, ecc.)

domenica 16 giugno 2013

2. Giappone e Stati Uniti. Seconda Guerra Mondiale (488-485)



488. Giappone
Maggiore di Cavalleria e soldato di fanteria, 1943.

Fin dalla guerra russo-giapponese  l’esercito giapponese  vestiva caki. Fino al 1935 l’uniforme non subì cambiamenti essenziali, ma verso la fine degli anni trenta in base alle esperienze  fatte durante la guerra in Cina si ebbero cambiamenti. Fu introdotto il piccolo berretto con visiera che fu sperimentato nella guerra del Pacifico e nella giungla e che più tardi doveva venir imitato in tutto il mondo. I distintivi di grado sulle spalle, prima in forma di finti passanti trasversali per le controspalline. Nel 1939 furono applicati sul colletto. Il sistema di galloni e stellette era rimasto lo stesso, il colore di fondo era per tutti rosso. L’amra veniva contrassegnata dal colore della guarnizione di stoffa quasi a forma di M sulla tasca destra, sul petto e dal colore dei filetti sui risvolti delle maniche degli ufficiali. Questo colore era rosso per la fanteria, giallo per l’artiglieria, verde per la cavalleria, marrone per le truppe del genio, blu nero per i reparti della sussistenza,e blu chiaro per le truppe d’aviazione. Alcuni ufficiali portavano la vecchia spada  ( per lo più si trattava di un vecchio oggetto di famiglia). Nelle regioni calde si portavano uniformi di lino; nella guerra nella giungla tuttavia spesso l’abbigliamento consisteva solo in un panno intorno ai fianchi e in un berretto di lino.

487 Gran Bretagna
Fanteria in uniforme da giungla. Soldato, 1945

Le particolari condizioni in cui si svolgeva la guerra nella giungla portarono durante la 2 Guerra Mondiale all’introduzione per le truppe britanniche di un uniforme di lino di colore particolare detto “verde giungla”. Ogni parte in tessuto ritorto era assimilata al colore dell’uniforme e d ogni parte di metallo era di colore nero.
Il vecchi “bush-hat” ebbe nuova diffusione. La denominazione del reggimento era portata sui passanti scorrevoli delle cjtrospalline e il “formation badge” sul risvolto del cappello.

486. Stati Uniti d’America. Fanteria. Soldato 1944

Tra tutti i soldati che presero parte alla seconda guerra mondiale, il fante americano era senz’altro quello meglio equipaggiato. L’elmetto di acciaio americano ha iniziato da allora la sua marcia trionfale in tutto il mondo. Il modello americano del “battkle-dress” già durante la guerra, venne soppiantato da una uniforme da combattimento che consisteva in giubba e calzoni di stoffa impermeabile  all’acqua ed al vento che si doveva rilevare assai superiore al “battle.dress”. Le altre ghette durante la guerra vennero sostituite da stivaletti con legacci e con un lungo gambale. La grande borsa era destinata alla maschera antigas.

485.  Stati Uniti d’America. Fanteria Paracadutista 1944


Negli Stati Uniti d’America nel 1940 si cominciò ad addestrare a titolo sperimentale truppe paracadutiste. I successi dei paracadutisti tedeschi durante la II Guerra Mondiale portarono nel 1942 alla formazione di truppe aviotrasportate. I “paratroopers” americani  non portavano la blusa del “battle dress” ma una specie di giacca a vento di stoffa impermiabile a vento. Sia la giacca che i calzoni erano dotati di numerose tasche poiché il soldato doveva portare con se molti oggetti.

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