Obiettivo della Civica Galleria: La Scuola

Il Blog ha assunto nel tempo due funzioni. La prima è quella di essere espressione del Figurino Storico.
In un mondo globalizzato, lo studio della storia è sempre più indipendente pr capire le origini delle civiltà e questo è il nostro obiettivo primario
Con la denominazione "Civica Galleria del Figurino Storico" si vuole appunto sottolineare la creazione di un vero centro museale, l'unico nelle marche, sulla base di un progetto condiviso tra l'Assessorato alla Cultura del Museo di Osimo, la Società Parko spa che gestisce il trasporto pubblico locale e l'associazione Tavola Rotonda, impostato sullo stile dei grandi musei come lo Stibbert di Firenze e quello di Calenzano dove il figurino storico viene utilizzato come strumento didattico e invito allo studio della storia.
Gli obiettivi della Civica Raccolta osimana sono i medesimi, ma una attenzione particolare è rivolta alle scuole, sopratutto elementari e medie, dove lo studio dei questa materia da parte dei bambini avviene spesso in modo mnemonico; ebbene l'utilizzo del figurino storico vuole essere uno strumento didattico integrativo del libro di scuola ed il nostro locale diventare una sorta di aula didattica dove i bambini si possono appassionare a questa disciplina

La Seconda è quella di divenire lo spazio esterno del CESVAM - Centro Studi sul valore Militare dell'Istituto del Nastro Azzurro come spazio per approfondire, oltre che i temi della Uniformologia, anche quelli concernenti le scienze ausiliari della Storia, quali, oltre la Uniformologia, anche la Vessillologia, ovvero lo studio delle Bandiere, l'Araldica, i Mezzi e gli equipaggiamenti, ed il Collezionismo militare in genere ( cartoline, ecc.)

mercoledì 31 maggio 2017

L'Esercito Italiano e lo sviluppo nel 1916 VI

(CONTINUAZIONE)

Milizia Territoriale
L’ordine di mobilitazione prevedeva la costituzione presso i Distretti di 17 comandi di brigata, 44 comandi di reggimento, 324 battaglioni di fanteria di cui 185 ordinari, 15 costieri e 124 di mobilitazione sospesa, ovvero da costituirsi in base alle necessità. Ogni battaglione era, di regola, su 4 compagnie. Questo ordinamento permane, slave delle eccezioni per il 1916, oltre al fatto che reparti di M.T. furono inviati al fronte ad integrare l’Esercito permanente.

Reparti presidiari
Al 24 maggio 1915 ogni reggimento granatieri, di fanteria e di bersaglieri aveva costituito una compagnia presidiaria, con elementi meno atti al servizio in guerra; inoltre erano stati costituiti 24 comandi di battaglione in ragione di 2 per ognuno dei 12 corpi d’armata. Alla fine del 1916 i reparti presidiari ascendevano complessivamente a 33 comandi di battaglione e 276 compagnie, di cui, rispettivamente, 22 e 129 erano alle dipendenze del Comando Supremo ed i rimanenti a disposizione delle autorità territoriali.

Reparti disarmati
Con il progredire della guerra ci si rese conto che diversi servizi potevano essere svolti da personale disarmato; al fine di non togliere dal fronte soldati armati furono costituiti  speciali reparti di circa 500 uomini, uno per ogni Armata, di cui quello per la Carnia di 165 uomini. Le esigenze variavano ed ogni Armata gestiva questo reparto in base alle sue esigenze. Nel dicembre del 1916 la 3a Armata aveva il suo reparto con oltre 1000 uomini.

Centurie di lavoratori
Non esistenti nel 1915, all’inizio del 1916 il Comando Supremo chiedeva al Ministero la costituzione di speciali reparti lavoratori, della forza di 100 uomini ciascuno, posti al comando di Ufficiali del Genio di M.T. Ne chiedeva la formazione di 72 per la 3a Armata e 60 per la 2a Armata. Alla fine dell’anno erano state costituite 821 centurie di lavoratori dislocate nella zona di guerra per i lavori di difesa.

Massimo Coltrinari (direttore.cesvam@istitutonastroazzurro.org)

mercoledì 10 maggio 2017

L'Esercito Italiano e lo sviluppo nel 1916 VII

(CONTINUAZIONE)

Servizio Automobilistico
Nel 1915 impiegava 350 ufficiali e 9000 uomini di truppa ordinati in 210 drappelli,110 sezione ordinarie, 61 sezioni per munizioni, 18 reparti, 5 parchi, 4 depositi centrali, 5 depositi lavoratori, 400 autovetture, 3400 autocarri, 150 trattrici, 1100 motocicli, un parco automobilistico di riserva che comprendeva 6 reparti, 26 sezioni raddoppiate 1 laboratorio deposito.
Nel dicembre 1916 gli ufficiali erano 1100 e i sottufficiali e truppa 30.000 uomini, ordinati su 283 drappelli, 210 autosezioni ordinarie, 88 autosezioni per munizioni, 113 autosezioni raddoppiate, 50 sezioni autotrattrici, 61 autoreparti, 7 autoparchi, 5 parchi autotrattrici, 4 depositi centrali, 12 depositi laboratori, 1 deposito laboratorio motociclistico, 10800 autocarri, 950 autovetture, 570 trattrici, 4000 motocicli.

Servizio Sanitario
All’atto dell’entrata in guerra il Servizio Sanitario aveva mobilitato le seguenti unità (tra paretesi il numero delle unità al dicembre 1916):
. 3 reparti someggiati per gruppo alpino, (9)
. 53 sezioni di sanità, (77)
. 120 ospedaletti someggiati da 50 letti, (195)
. 82 ospedali da campo da 100 letti (159)
. 42 ospedali da campo da 200 letti (42)
. 0 ambulanze chirurgiche (10)
. 0 sezioni di disinfezione (29)
. 108 autoambulanze (500)
. 108 autobus (83)
. 0 autocarri attrezzati (70)
. 0 autolettighe (300)
. 16 treni attrezzati (48)
. 28 ospedali militari principali (28)
. 2 ospedali succursali di riserva (948)
. 6 depositi di convalescenza o convalescenziari (21)
. 31 infermerie presidiarie (0)
Oltre a numerosi ospedali di riserva in corso di completamento per oltre 24 mila letti complessivi presso l’Esercito operante ed oltre 100.000 letti negli stabilimenti di riserva. Il personale ammontava a 773 Ufficiali sia in s.p.e che di complemento  che salì al oltre 14.000 alla fine del dicembre 1916.
Accanto al Servizio Sanitario del Regio Esercito vi era il Servizio Sanitario della Croce Rossa Italiana e del Sovrano Ordine di Malta.
La Croce Rossa Italiana mobilitò 65 ospedali di guerra, 3 ospedali di tappa, 3 ospedali chirurgici mobili, 4 sezioni di sanità, 34 ambulanze da montagna, 29 posti di soccorso ferroviari, 24 treni ospedali, 15 sezioni automobili, 3 sezioni da campo per infermiere volontarie, 3 ambulanze specializzate, 4 bagni a doccia mobili, in cui operavano 1193 ufficiali medici, 427 ufficiali di amministrazione, 165 ufficiali farmacisti, 273 ufficiali automobilisti, 157 cappellani, 1080 infermiere volontarie, 9500 militi. In zona territoriale la Croce Rossa dispove adi 30.000 posti-letto e 51 posti soccorso ferrovieri in cui operavano 1160 ufficial medici, 162 ufficiali farmacisti, 480 ufficiali di amministrazione, 130 ufficiali automobilisti, 90 cappellani, 7320 infermiere volontarie, 5750 militi, 4122 borghesi aggregati.
Il Sovrano ordine di Malta organizzò 4 treni ospedali, 1 ospedale di guerra, 2 ospedali territoriali.
 Il Serizio Sanitario nella Grande Guerra quindi si avvalse di sia di quello del regio Esercito sia di quello delle due associazioni, la Croce Rossa Italiana e il Sovrano Ordine di Malta, le cui potenziali si equivalevano.

massimo coltrinari
(direttore.cesvam@istitutonastroazzurro.org

martedì 9 maggio 2017

L'Esercito Italiano e lo sviluppo nel 1916 VIII

 (CONTINUAZIONE)
Servizio di Commissariato
Il servizio di Commissariato provvedeva al rifornimento di viveri ordinari e di riserva ed al vestiario ed equipaggiamento. Entrò in guerra con le seguenti unità (tra parentesi quelle esistenti al dicembre 1916)
. 28 sezioni sussistenze ordinarie (28)
. 23 sesioni sussistenze con salmerie (38)
. 4 sezioni sussistenze per cavalleria (4)
. 6 panifici avanzati (6)
. 0 sezioni panettieri senza forni mobili (2)
. 4 sezioni panettieri con forni mod. 93 (4)
. 3 sezioni paniettieri con forni mod. 97 carreggiati (3)
. 1 sezione panettieri con forni mod.97 someggiati (1)
. 13 comandi di squadre panettieri con forni Weiss (17)
. 31 squadre panettieri di divisione con forni Weiss (40)
. 13 squadre panettieri per truppe supplettive con forni Weiss (65)
. 14 comandi di parco viveri (17)
. 70 squadre di parco viveri per divisione (70)
. 28 squadre di riserva per truppe supplettive (28)
. 3 squadre di riserva per gruppo alpino (5)
. 3 salmerie a disposizione per gruppo alpino (8)
. 3 colonne viveri per gruppo alpino (8)
. 6 magazzini avanzati viveri (6)
. 6 magazzini avanzati vestiario ed equipaggiamento (6)
. 6 parchi buoi (6).
Nella sostanza il Servizio di Commissariato si dimostro aderente alle esigenza di guerra ricevendo pochi aumenti nel 1916.

Costituziione di Grandi Unità
Il 20 marzo 1916 il Regio Copro speciale italiano destinato in Albania assumeva la denominazione di XVI Corpo d’Armata, su tre divisioni la 38a la 43a e la 44a composte dalle unità già in posto.
Nel suo complesso in territorio nazionale si costituitono le seguenti unità fino al 31 dicembre 1916
. 6a Armata
. 6 Corpi d’Armata; XVIII, XX, XXII, XXIV, XXVI, XXIX
. 13 divisioni, di cui 8 di nuova costituzione  (38a, 43a, 44a, 45a, 46a, 47a, 48a, 49a) e le rimanenti 5 (36a, 37a, 50a, 51a, 56a) mediate la trasfromazione di comandi tattici.

Alla data del 31 dicembre 1916 l’Esercito Italiano comprendeva, quindi, 5 Armate, 20 corpi d’armata, 48 divisioni di fanteria, 4 divisioni di cavalleria.
MASSIMO COLTRINARI - (direttore.cesvam@istitutonastroazzurro.org)