Obiettivo della Civica Galleria: La Scuola

Il Blog ha assunto nel tempo due funzioni. La prima è quella di essere espressione del Figurino Storico.
In un mondo globalizzato, lo studio della storia è sempre più indipendente pr capire le origini delle civiltà e questo è il nostro obiettivo primario
Con la denominazione "Civica Galleria del Figurino Storico" si vuole appunto sottolineare la creazione di un vero centro museale, l'unico nelle marche, sulla base di un progetto condiviso tra l'Assessorato alla Cultura del Museo di Osimo, la Società Parko spa che gestisce il trasporto pubblico locale e l'associazione Tavola Rotonda, impostato sullo stile dei grandi musei come lo Stibbert di Firenze e quello di Calenzano dove il figurino storico viene utilizzato come strumento didattico e invito allo studio della storia.
Gli obiettivi della Civica Raccolta osimana sono i medesimi, ma una attenzione particolare è rivolta alle scuole, sopratutto elementari e medie, dove lo studio dei questa materia da parte dei bambini avviene spesso in modo mnemonico; ebbene l'utilizzo del figurino storico vuole essere uno strumento didattico integrativo del libro di scuola ed il nostro locale diventare una sorta di aula didattica dove i bambini si possono appassionare a questa disciplina

La Seconda è quella di divenire lo spazio esterno del CESVAM - Centro Studi sul valore Militare dell'Istituto del Nastro Azzurro come spazio per approfondire, oltre che i temi della Uniformologia, anche quelli concernenti le scienze ausiliari della Storia, quali, oltre la Uniformologia, anche la Vessillologia, ovvero lo studio delle Bandiere, l'Araldica, i Mezzi e gli equipaggiamenti, ed il Collezionismo militare in genere ( cartoline, ecc.)

venerdì 28 luglio 2023

Rivista QUADERNI


  

SOMMARIO

 “QUADERNI” DEL NASTRO AZZURRO”

Anno LXXXIV, Supplemento XXIX, 2023, n. 2,

28° della Rivista. Aprile – Giugno 2023

www.istitutodelnastroazzurro.org, www.cesvam.org

 

Editoriale del Presidente Carlo Maria Magnan

IL MONDO DA CUI VENIAMO: LA MEMORIA

 

APPROFONDIMENTI

Francesco Maria Atanasio, La presenza italiana in Estremo Oriente XIX e XX secolo: diplomazia

              e forze armate.

Giovanni Riccardo Baldelli, Il Valore Militare e la Divisione “Perugia”…

DIBATTITI

Sergio Pirolozzi,Giulio Douhet, il generale che conquistò il cielo.

Giorgio Madeddu, Quando gli iglesiensi persero la medaglia d’oro al Valore Militare e né ricevettero in cambio,

             quattro d’argento. Il fatto dei Ponti di Santa Caterina del 17 gennaio 1973

ARCHIVIO

Massimiliano Monti, Origine, Sviluppo ed Organizzazione delle SS in Germania.

MUSEI, ARCHIVI E BIBLIOTECHE

Valentina Trogu, L’urbicidio di Civitavecchia, racconto di una storia attualizzabile.

Giorgio Madeddu, Il Cimitero Militare Italiano dell’Asinara. Anno 1916. Necessità di un restauro per una

                               questione di dignità.

 

IL MONDO IN CUI VIVIAMO: LA REALTA’ DI OGGI

 

UNA FINESTRA SUL MONDO

Antonio Trogu, New Start. La Russia ne sospendete l’applicazione

GEOPOLITICA DELLE PROSSIME SFIDE

Massimo Coltrinari, Lo Stato. Analisi parametrale. LO schema analitico degli scenari  Parte II

SCENARI, REGIONI QUADRANTI

Nicolò Paganelli,  Lo Stato. Analisi Parametrale. Il Messico

Posteditoriale

 

Segnalazioni Librarie. …

Autori. Hanno collaborato a questo numero.

Articoli di Prossima Pubblicazione.

 

                                     CESVAM NOTIZIE

I “Quaderni on Line”, Supplemento on Line, Anno LXXXIII, VII, 2022, Luglio 2022, n. 78

I “Quaderni on Line”, Supplemento on Line, Anno LXXXIII, VIII, 2022,  Agosto 2022, n. 79

I “Quaderni on Line”, Supplemento on Line, Anno LXXXIII, IX, 2022, Settembre 2022, n. 80

“Quaderni” on line sono su: www.valoremilitare.blogspot.com

PER FINIRE

Massimo Coltrinari,  Il Valore Militare attraverso le Cartoline Militari ed oltre

 

INFO contatti e richieste a : segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org

giovedì 20 luglio 2023

HGM Heeresgeschictliches Museum La Repubblica e la Dittatura Austria 1918 al 1946 I

 

HGM

Heeresgeschichtliches Museum .

 

La Repubblica e la Dittatura

L’Austria dal 1918 al 1945

 

Dopo la Prima Guerra mondiale i popoli dell’Austria-Ungheria si decisero contro un impero comune. Cosi anche i rappresentanti del popolo di lingua tedesca della monarchia proclamarono uno stato proprio. Le condizioni per questo nuovo stato furono invece dettate dalle potenze vincitrici. L'ultimo Imperatore, Carlo I venne mandato in esilio con la sua famiglia. L'unione dell’Austria alla Germania, richiesta allora da tutti i partiti, venne proibita dagli alleati. Con la diplomazia, ma anche con le armi, si lottò per i confini dello stato. La frontiera meridionale della Carinzia e l'annessione del Burgenland furono particolarmente controversi. Fu anche molto difficile creare una base economica stabile.

 

Progressivamente crebbe l'ostilità fra le forze politiche austriache. La violenza in politica faceva ormai parte della quotidianità. Così nacquero varie associazioni paramilitari, delle quali le più importanti furono le “Heimwehren” (“milizie. popolari”), le “Frontkampfervereinigungen” (“leghe degli ex-combattenti”) e più tardi le “Ostmàrkischen Sturmscharen” (“truppe d'assalto della marca orientale”), tutte di stampo borghese, e lo “Schutzbund” (“lega di difesa”) del Partito socialdemocratico. A queste si aggiunsero le formazioni dei nazionalsocialisti. Nel loro insieme queste formazioni superarono di tanto il numero delle forze armate austriache regolari, l’esercito federale composto di soldati di professione secondo il trattato di pace di St. Germain. Sin dall'anno 1927 si erano creati condizioni da guerra civile. Il governo del cancelliere Dollfuss, cristiano-sociale, seguì sempre più apertamente una via autoritaria, sfruttò nel 1933 una situazione di stallo nel parlamento per neutralizzarlo e sostituì infine la costituzione fino allora democratica con una “corporativa”. La guerra civile raggiunse il suo culmine, quando, nei febbraio del 1934, scoppiò una rivolta dell'ormai proibito “Schutzbund” seguita, nel luglio dello stesso anno, dall'assassinio di Dollfuss per mano di una formazione SS illegale — eventi che furono accompagnati da estesi combattimenti a Vienna e in altre regioni. L'avvicinamento all'Italia fascista quale potenza protettrice, portò l'Austria all'isolamento totale, quando Mussolini venne a patti con Hitler. Il cancelliere Schuschnigg, messo massicciamente sotto pressione da Hitler a Berchtesgarden, cercò una via d'uscita indicendo un referendum consultivo per il 13 marzo 1938 sull'indipendenza dell'Austria. Intimidito dalla minaccia hitleriana di un'invasione immediata, Schuschnigg si dimise l'11 marzo, seguito poco dopo anche dal Presidente della Repubblica austriaca, Miklas. Il 12 marzo le truppe della Wehrmacht tedesca entrarono in Austria accolte con gioia da una parte della popolazione. Il governo nazionalsocialista austriaco — formato ancora l'11 marzo — “legalizzò“ la già avvenuta annessione forzata (“Anschluss”) dell’Austria al Terzo Reich. L'Austria come Stato non esisteva più

 

La dittatura nazionalsocialista non portò solamente alla sostituzione dei quadri dirigenti, all'emigrazione forzata e alla persecuzione, ma preparò anche il Paese in brevissimo tempo alla guerra. Soldati di provenienza austriaca vennero impiegati su tutti i fronti e molti di loro presero parte alla battaglia di Stalingrado. Ma c'erano anche degli austriaci che entrarono nelle file degli eserciti alleati. A partire dal 1943 il paese denominato ormai “Provincia del Regno delle Alpi e del Danubio” (“Alpen- und Donaureichsgaue”) diventò teatro della guerra aerea e - nelle parti meridionali - anche della guerra partigiana condotta dalla Jugoslavia. Nel frattempo la persecuzione degli ebrei e degli oppositori del regime nazionalsocialista raggiunse il culmine. Nonostante che la Resistenza si andasse rafforzando poco a poco e nonostante la partecipazione da parte di austriaci al tentativo di eliminare Hitler il 20 luglio 1944, il Paese rimase incorporato nelle strutture politiche e militari del Reich tedesco. Dal marzo al maggio 1945 visse anche la guerra sul proprio territorio, la liberazione da parte degli alleati e la capitolazione della Wehrmacht. A metà aprile Karl Renner riuscì a formare un nuovo governo austriaco, a proclamare l’indipendenza del Paese e con ciò ad iniziare una nuova epoca.

 

 

Prossimo post in data 10 agosto 2023