Obiettivo della Civica Galleria: La Scuola

Il Blog ha assunto nel tempo due funzioni. La prima è quella di essere espressione del Figurino Storico.
In un mondo globalizzato, lo studio della storia è sempre più indipendente pr capire le origini delle civiltà e questo è il nostro obiettivo primario
Con la denominazione "Civica Galleria del Figurino Storico" si vuole appunto sottolineare la creazione di un vero centro museale, l'unico nelle marche, sulla base di un progetto condiviso tra l'Assessorato alla Cultura del Museo di Osimo, la Società Parko spa che gestisce il trasporto pubblico locale e l'associazione Tavola Rotonda, impostato sullo stile dei grandi musei come lo Stibbert di Firenze e quello di Calenzano dove il figurino storico viene utilizzato come strumento didattico e invito allo studio della storia.
Gli obiettivi della Civica Raccolta osimana sono i medesimi, ma una attenzione particolare è rivolta alle scuole, sopratutto elementari e medie, dove lo studio dei questa materia da parte dei bambini avviene spesso in modo mnemonico; ebbene l'utilizzo del figurino storico vuole essere uno strumento didattico integrativo del libro di scuola ed il nostro locale diventare una sorta di aula didattica dove i bambini si possono appassionare a questa disciplina

La Seconda è quella di divenire lo spazio esterno del CESVAM - Centro Studi sul valore Militare dell'Istituto del Nastro Azzurro come spazio per approfondire, oltre che i temi della Uniformologia, anche quelli concernenti le scienze ausiliari della Storia, quali, oltre la Uniformologia, anche la Vessillologia, ovvero lo studio delle Bandiere, l'Araldica, i Mezzi e gli equipaggiamenti, ed il Collezionismo militare in genere ( cartoline, ecc.)

mercoledì 9 novembre 2022

Il Quadro di Battaglia del Regio Esercito Italiano al 10 Giugno 1940. I Coloniali

 

 

8.1. Reale Corpo Truppe Coloniali dell’Eritrea

Motto “ non concesso”

Campagne di Guerra:

1887-1888, d’Eritrea

1895-1896, d’Eritrea

1911-1912, Italo Turca

1913-1927, di Libia

!935-1936, Italo-Etiopica.

Ricompense al V.M.:  

. Alla Bandiera del Reale Corpo :

  2 Medaglie d’Oro,

. Ai Battaglioni:

  13 d’Argento, 22 di Bronzo, 21 Croci di Guerra.

. Agli Ufficiali e Truppa:

  32 Medaglie d’Oro, 1891 d’Argento, 4056 di Bronzo, 2415 Croci

  di Guerra.

Perdite in Combattimento:

. Ufficiali: morti 291, feriti 73, dispersi 2

. Truppa:  morti 10426, feriti 3376, dispersi, 41.

Festa: (non è indicata)

 

Le origini del glorioso R. corpo delle truppe coloniali  dell’Eritrea  risalgono alle prime bande locali organizzate dal ten. col Saletta in sussidio delle forze metropolitane del corpo di spedizione del 1885. Una prima organizzazione di ascari eritrei  e le buone prove delle bande nelle operazioni della spedizione di San Marzano  decisero la costituzione dei primi quattro battaglioni ascari, i uno squadrone e di una batteria eritrea. Per la seconda guerra d’Africa i battaglioni eritrei furono portati ad otto. Disciolti dopo la guerra i nuovi quattro costituiti allo scopo, vennero nuovamente portati  ad otto per la guerra di Libia  e, durante  la guerra 1915-1918  per provvedere alla sicurezza dell’Eritrea, altri ancora ne venero creati. Nel 1920 i battaglioni eritrei furono ridotti  a sei; nel 1922 a cinque con cinque batterie, 2 compagnie cannonieri, 1 squadrone, 1 compagnia genio, 1 compagnia costiera, 1 sezione automobilisti. Per la campagna italo-etiopica 1935-1936 il Reale Corpo truppe coloniali dell’Eritrea si mobilitò costituendo un corpo d’armata eritreo  su due divisioni , con 27 battaglioni riuniti in gruppi, 6 gruppi di artiglieria, 2 dei quali autotrainati,1 battaglione mitraglieri, i battaglione costiero, 1 compagnia carri veloci, 1 gruppo squadroni. Le truppe del Reale Corpo parteciparono a tutti i fatti d’arme delle guerre coloniali; alla guerra 1887-1888; ai combattimenti  dal 1888 al 1895 contro i Dervisci e contro i ribelli; alla guerra 1895-1896 brillando di eroico sacrificio  e di alto martirio nella battaglia di Adua; alla guerra italo-turca 1011-1912; alle successive operazioni in Libia e nella Somalia; alla guerra italo-etiopica 1935-1936 dando, in centro cinquanta combattimenti gloriosamente sostenuti al servizio di S.M. il Re e della patria Italiana  e nelle grandi battaglie per la  conquista imperiale dell’anno XVI[1] innumerevoli prove di fulgido eroismo. La bandiera del reale Corpo truppe coloniali dell’Eritrea si fregia di 2 medaglie d’oro. I gagliardetti dei battaglioni di 13 medaglie d’argento, 22 di bronzo e 21 croci di guerra

 



[1] 1936

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