Obiettivo della Civica Galleria: La Scuola

Il Blog ha assunto nel tempo due funzioni. La prima è quella di essere espressione del Figurino Storico.
In un mondo globalizzato, lo studio della storia è sempre più indipendente pr capire le origini delle civiltà e questo è il nostro obiettivo primario
Con la denominazione "Civica Galleria del Figurino Storico" si vuole appunto sottolineare la creazione di un vero centro museale, l'unico nelle marche, sulla base di un progetto condiviso tra l'Assessorato alla Cultura del Museo di Osimo, la Società Parko spa che gestisce il trasporto pubblico locale e l'associazione Tavola Rotonda, impostato sullo stile dei grandi musei come lo Stibbert di Firenze e quello di Calenzano dove il figurino storico viene utilizzato come strumento didattico e invito allo studio della storia.
Gli obiettivi della Civica Raccolta osimana sono i medesimi, ma una attenzione particolare è rivolta alle scuole, sopratutto elementari e medie, dove lo studio dei questa materia da parte dei bambini avviene spesso in modo mnemonico; ebbene l'utilizzo del figurino storico vuole essere uno strumento didattico integrativo del libro di scuola ed il nostro locale diventare una sorta di aula didattica dove i bambini si possono appassionare a questa disciplina

La Seconda è quella di divenire lo spazio esterno del CESVAM - Centro Studi sul valore Militare dell'Istituto del Nastro Azzurro come spazio per approfondire, oltre che i temi della Uniformologia, anche quelli concernenti le scienze ausiliari della Storia, quali, oltre la Uniformologia, anche la Vessillologia, ovvero lo studio delle Bandiere, l'Araldica, i Mezzi e gli equipaggiamenti, ed il Collezionismo militare in genere ( cartoline, ecc.)

lunedì 31 marzo 2025

Sergio Benedetto Sabetta . Una pagina interessante della Seconda Guerra Mondiale

 

L’ OCCUPAZIONE FRANCESE IN VAL DI SUSA E NELL’ ALTA VALLE DEL CHISONE NELL’ APRILE 1945

Confine Occidentale – Confine Orientale - Sicilia

Prof. Sergio  Benedetto Sabetta

 

            Alla fine dell’aprile 1945, mentre le armate tedesche abbandonavano le valli del Piemonte, alcuni reparti di Chasseurs Alpins francesi scesero ed occuparono la valle di Susa e l’alta valle del Chisone. Questo con una duplice motivazione, sia di punire l’Italia per la sua dichiarazione di Guerra nel giugno 1940, la famosa “pugnalata alla schiena”, che per riprendersi i territori ceduti al Piemonte di Vittorio Amedeo II di Savoia con il trattato di Utrecht del 1713, relativi alle alte valli di Susa, del Chisone e del Varaita.

            Questa occupazione faceva parte in realtà di un piano più vasto rientrante in un documento conosciuto come “Memorandum d’Alger”, elaborato da alcuni intellettuali francesi e consegnato a De Gaulle nell’autunno 1943, in cui era prevista l’occupazione e l’annessione come riparazioni di guerra della Val d’Aosta, il Tendasco, di Torino e di Ventimiglia, oltre alle valli già menzionate.

            I servizi segreti francesi prepararono quindi tre apposite missioni, la Mission Mt. Blanc, la Mission Bananiers e la Mission Escartons, rivolte rispettivamente alla Val d’Aosta, al Tendasco e alle valli occidentali, affidando ai reparti dell’esercito l’occupazione materiale dei territori.

            Solo la Missions Bananiers ottenne qualche risultato le altre fallirono immediatamente per l’opposizione della popolazione locale, ma anche per la ferma resistenza dei reparti partigiani italiani e la disapprovazione degli alleati, USA e Inglesi.

            Il comportamento delle truppe francesi nella loro permanenza, che effettuarono tra l’altro delle puntate anche nella bassa val Sangone fino alle porte delle città di Caseletto, Giaveno e Rivoli, non fu dei migliori, circostanza che creò notevoli attriti con la popolazione e il desiderio di un loro allontanamento, impedendo la prospettiva di una veloce annessione.

            Vi furono atti di violenza oltre che di semplice intimidazione da parte di alcuni militari francesi, questo sia in termini di violenza fisica su donne come a Cesana e a Granges di Pragelato, che di razzie e furti in case e alberghi, come segnalato nella relazione a firma dell’ispettore del CLN Maggiorino Marcellin.

            Inoltre avvennero casi di insensibilità verso gli stessi partigiani italiani, come nel caso accaduto il 12 maggio in cui un autocarro partigiano che trasportava le salme appena riesumate di tre partigiani italiani caduti nell’agosto 1944 fu fermato da alcuni soldati francesi a Sestriere e requisito, scaricando le tre salme trasportate. Recuperato con difficoltà dallo stesso Marcellin riprese la corsa ma fu nuovamente bloccato a Fenestrelle, per proseguire tra molte altre difficoltà.

            In uno scambio epistolare tra l’ispettore italiano e il comandante delle forze francesi per l’accaduto, l’ispettore invitò il comandante francese all’osservanza di alcune regole comportamentali, minacciando altrimenti di rivolgersi agli alleati presenti nella zona con un numero notevole di uomini.

            La violenza da parte francese si rivolse anche verso gli stessi partigiani italiani, come accadde a Exilles il 21 maggio 1945, quando il comandante partigiano Giovanni Gonella ( “Ferrua” ) venne malmenato da quattro militari del 159° Chasseurs Alpins mentre transitava in auto. La stessa sorte riguardò anche il suo aiutante Riccardi, anch’esso percosso da altri soldati dello stesso reparto mentre cercava soccorso, solo l’intervento di alcuni militari alleati arrivati nel frattempo a bordo di una camionetta risolse la situazione.

            Tale condotta provocò una forte reazione sia della cittadinanza che dei partigiani, come nel caso di Gonella dove nello stesso luogo ove era stato malmenato, due giorni dopo, una vettura francese con un ufficiale e due soldati di scorta fu fatta saltare su una mina, l’ufficiale riportò l’amputazione di una gamba mentre i due soldati perirono.

            Altro episodio drammatico avvenne il 23 giugno 1945 a Susa dove un attentato terroristico causò la morte di due militari francesi e una cameriera italiana, anche all’Albergo del Sole, oggi Hotel Napoléon, una bomba nella stufa del ristorante esplose causando il ferimento di altri sei militari francesi.

            La reazione delle truppe francesi occupanti fu rabbiosa, la mattina successiva all’uscita dalla Messa domenicale alcuni abitanti vennero prelevati come ostaggi e solo l’intervento personale del Vescovo Carlo Marra portò allo loro liberazione, nella città si verificarono alcune sparatorie tra le truppe francesi e i Carabinieri italiani, venne imposto il coprifuoco ad oltranza, una laboriosa trattativa tra le autorità alleate dell’AMGOT (Allied Military Government of Occupied Territory) e quelle francesi riuscì a limitare il provvedimento alle sole ore notturne per farlo ritirare del tutto successivamente.         

            Nel frattempo procedeva un’intensa azione di propaganda tra la popolazione a favore dell’annessione, i francesi a tal fine non esitarono di avvalersi degli elementi nazionalisti della ex Repubblica di Salò, al fine di contrastare questa propaganda i circoli filoitaliani fecero circolare numerosi dossier contenenti le schedature dei fascisti conosciuti che si pensava fossero passati al servizio di Parigi.

            A questi mezzi si aggiunsero i volantini filo francesi passati di mano in mano, schede di adesione ad un futuro plebiscito per l’annessione, l’introduzione della toponomastica francese, l’affissione di manifesti propagandistici, alcuni firmati da un fantomatico “Comitato di Liberazione delle Valli Piemontesi e Francesi”.

            In queste operazioni si venne ad una interferenza tra militari francesi e i loro servizi segreti, neppure l’area geografica su cui operare risultò definita, tanto che alcuni ufficiali francesi manifestarono nel frattempo uno scarso entusiasmo per la loro iniziativa che già dalla fine del maggio 1945 portò al fallimento della Mission Escartons, con il richiamo dei reparti  francesi a Briancon.

            Anche sul confine orientale si venne a creare un conflitto con i reparti partigiani di Tito, i quali, occupata l’Istria e Trieste puntavano ad annettere tutto il territorio del Friuli fino al Tagliamento. In questo scontro rientrano le foibe e la storia della Brigata “Osoppo”, nonché l’occupazione alleata di Trieste con la successiva suddivisione nelle Zone A e B affidate rispettivamente agli alleati e alle forze di Tito.

            Solo l’inizio della Guerra Fredda bloccò l’annessione di Trieste alla Jugoslavia, considerando l’importanza del porto per il retroterra balcanico.   

            Anche in Sicilia con lo sbarco alleato del luglio 1943 si crearono dei problemi territoriali, basta considerare il comportamento dei militari italiani nel settore occidentale della Sicilia in cui il 70% dei soldati delle divisioni “Assietta” e “Aosta” il 21 luglio 1943, a sbarco avvenuto, si dissolse senza lasciare traccia, si trattava dei militari siciliani.

            Al contrario non avvenne una simile diserzione di massa nella divisione “Livorno”, in cui i soldati siciliani erano appena il 9%, e nella divisione “Napoli” in cui i soldati siciliani erano il 60%, divisioni che si trovavano nella Sicilia orientale quindi al di fuori della sfera di influenza del baronato latifondista che aderiva al MIS (Movimento per l’Indipendenza della Sicilia). Queste due divisioni si batterono eroicamente per fermare l’avanzata alleata, al contrario delle altre due divisioni il cui scioglimento compromise l’intero apparato difensivo.

            A supporto della problematica relazione tra il MIS e i servizi segreti USA vi sono i massacri di 76 prigionieri italiani da parte americana a Biscari, degli 8 carabinieri di Gela passati per le armi sebbene si fossero arresi, come a Comiso per i 50 prigionieri italiani e 60 soldati tedeschi, anch’essi arresi, si considerava la loro resistenza un puro voltafaccia.

 

Bibliografia

 

·        G. Aimino – G. Avondo – C. Rolando , Cronache della Liberazione in Piemonte, 69 – 75, Edizioni del Capricorno, 2015;

·        M. Avagliano – M. Palmeri, Paisà, sciuscià e signorine. Il Sud e Roma dallo sbarco in Sicilia al 25 aprile, ed. Il Mulino, 2021;

·        A. Calore, Lo sbarco alleato del 1943 in Trinacria/ Sicania/Sicilia, 19- 21, in Liberi ( ANRP) n. 4-5 del 2022.

           

 

giovedì 20 marzo 2025

Rivista QUADERNI N. 4 del 2024 Ottobre Dicembre 2024 N. 34° della Rivista

 


Nota redazionale:

 

Ultimo numero dell’anno 2024, riporta, dopo l’editoriale, l’intervento di presentazione del Calendari0 Azzurro del 2025 dedicato al Valore Militare nella Guerra di Liberazione da parte di Antonio Vittiglio. LO stesso Calendario, creato e predisposto da Antonio Daniele nella sua interezza tipografica.

 

Il Mondo da cui viviamo, la Memoria, in Approfondimenti, Giorgio Madeddu pone alla attenzione generale le sue ricerche in merito alle prime Medaglie al Valore Militare del Regno di Sardegna, sostenendo tesi tanto originali quanto documentate. In Dibattiti, affronto il tema dei Rapporti tra il partito d’Azione ed il partito comunista in piena Guerra di Liberazione, con materiali per approfondire i variegati apporti della sinistra italiana nella nascente democrazia repubblicana. Osvaldo Biribicchi, in Dibattiti, tratta di un argomento dedicato alla Resistenza nell’Alto Lazio con testimonianze di chi allora protagonista degli eventi. In Archivio, Marco Maria Contardi ci illustra, dal punto di vista architettonico, come l’Esercito Italiano curi il patrimonio artistico ereditato dalle scelte derivanti dalle Leggi Siccardi del 1854. Questa parte, infine, si conclude con l’intervento di Davide Corona con un articolo sulla Guardia alla Frontiera, il Corpo confinario esisto dal 1933 al 1946.

 

Il Mondo in cui viviamo, la realtà d’oggi, porta. In “Una Finestra sul Mondo” un contributo di Nicolò Paganelli, utilizzando il sistema parametrale, dedicato a Cuba, mentre Massimo Dionisi, in Geopolitica delle Prossime Sfide, ci proietta già nel nuovo anno con le eventuali minacce che il Giubileo 2025 innesca come derivazione dei conflitti sia nel Mediterraneo che nella instabilità del Sahel. In chiusura, in Scenari, Regioni, Quadranti, tre carte commentate in merito ai rapporti tra Cina e Russia, ed alla presenza di questa in Africa. Le rubriche di chiusura rispecchiano la tradizione della Rivista. Infine da notare che, come conclusione dei 10 anni del CESVAM (25 settembre 2014 -25 settembre 2024) la II e la III Pagina di Copertina della Rivista riporta la Presenza del CESVAM in Rete e l’elenco delle pubblicazioni attivate. Un augurio migliore per questa data anniversaria non ci si poteva aspettare.

(massimo coltrinari, direttore del CESVAM – Centro Studi sul Valore Militare)

 

 

I Pagina di  Copertina. “Medaglia del Decennale della Fine della Prima Guerra Mondiale (1928).Opera dello scultore Aurelio Mistruzzi, reca l’immagine  di “Roma communis Patria” e nel verso, l’apoteosi glorificatrice del Milite Ignoto

 In base ad un accordo con la S.I.A.M. 8Societa Italina per l’Arte della Medaglia riservò integralmente tutti gli utili della vendita di detta Medaglia a favore dell’Istituto del Nastro Azzirro.

IV di Copertina: I Libri del Nastro Azzurro.

 

 

domenica 9 marzo 2025

ANNESSO BOLLETTINO NOTIZIE ALBO D'ORO n. 2 FEBBRAIO 2025

 

ANNESSO

A: BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

Situazione bimestrale dello stato di sviluppo, approntamento e finalizzazione de:

ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI

Email: albodoro@istitutonastroazzurro.org

 Indirizzo: Canale YOU TUBE: ISTITUTO NASTRO AZZURRO. CESVAM

ANNO III, N. 2, Febbraio 2025, 1  Marzo 2025

 

 III/2/451. La decodificazione di questi numeri è la seguente: III anno di edizione dell’annesso, 2 il mese di edizione di INFOCESVAM – ANNESSO ALBO D’ORO, 451, il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi, riferita ad ogni Federazione/Provincia citata o altra notizia. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione del ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI”. Dal mese di aprile 2024 riporta anche indicazioni e notizie su tutti i materiali editi dall’Istituto del Nastro Azzurro. Questo ANNESSO trova come naturale complemento la piattaforma www.cesvam.org. Dal 1 gennaio 2025 anche come report dei video pubblicati sul Canale You Tube dell’Istituto Nastro Azzurro - CESVAM

III/2/452 – Provincia di Fermo. È confermata la notizia che la nuova provincia delle Marche non ha alcun albo d’oro dei Decorati al Valor Militare.

III/2/453 – Provincia di Sondrio. Affidato nel mese scorso a Luigi Marsibilio l’inserimento dati di questa Provincia, alla data odierna sono stati inseriti il 20% dei Decorati della Provincia

III/2/454 – Cruscotto inserimento dati – Home Page Variazione. 1. Albo d’Oro dei Decorati al Valor Militare Italiani e Stranieri dal 1792 ad oggi. Aggiornamento: Albo d’Oro Decorati Italiani e Stranieri dal 1792 ad oggi

III/2/455 – Provincia di Pordenone. Utente Monica Apostoli. Sono stati inseriti tutti i Decorati. Mancano circa 300 motivazioni annesse.

III/2/456 – Provincia di Ascoli Piceno. Utente Claudio Fiori. La ricerca delle fonti procede. L’inserimento dei dati sulla base della fonte in uso è del 20%

III/2/457 -  Provincia di Treviso. L ‘Utente Laura Monteverde ha iniziato inserimento dei Decorati. Fonte definita “Provincia del Piave

III/2/458 - Cruscotto inserimento dati – Home Page Variazione. 1 Decorazioni Individuali. Aggiunta: Assegnazione Decorazione al Valore di Forza Armata

III/2/459 - Provincia di Frosinone. L’Utente Roberta Bottoni ha inserito il 20% dei Decorati

III/2/460 – Aldo Belvederesi, in accordo con Claudio Fiori, è entrato come utente per la Provincia di Fermo e per la Provincia di Ascoli Piceno

III/2/461 - Cruscotto inserimento dati – Home Page Variazione 1. Decorazioni Collettive. Aggiunta: Assegnazione Decorazioni di Valore di Forza Armata.

III/2/462 - Il Blog di riferimento per l’Albo d’Oro continua ad essere associazionismomilitare.blogspot.com aggiornato alla data odierna

III/2/463 Provincia di Roma. L’Utente Laura Tomasini ha inserito il 25% dei Decorati di detta Provincia

III/2/464 - Cruscotto inserimento dati – Home Page Informazioni. Variazione. 1 Guida all’inserimento. Inserito il blog di riferimento: www.associazionismomilitare.blogspot.com

III/2/465 - Utente Carlo Maria Magnani. Alla data odierna risulta aver inserito 8466 (precedente 8266) Decorati

III/2/466 - Sito Albo d’Oro. Home Page. Attivazione nel mese di marzo del comparto Guida all’Albo d’oro Nazionale Decorati al Valor Militare. (Roberto Orioli)

III/2/467 - Alla data odierna sono stati inseriti Decorati per un totale di 43182 unità.

III/2/468 - Nel mese di febbraio le sessioni di lavoro per aggiornamento dell’Albo d’Oro sono state quattro (venerdì 14, martedì 18, venerdì 21 Lunedi 24). La stessa cadenza si pensa di tenerla nel mese di marzo 2025.

III/2/469 - Cruscotto inserimento dati – Home Page Informazioni. Variazione. 1 QUADERNI ON LINE. Inserito il blog di riferimento: www.valoremilitare.blogspot.com

III/2/470 - La Direttrice della Biblioteca di Ancona anche a gennaio 2025 ha comunicato che non è possibile accedere al Fondo Santini per avere documentazione sul Valore Militare di Ancona. Nel mese di marzo si procederà all’inserimento dei Dati in possesso (Testo Valore Anconetano)

III/2/471 - Cruscotto inserimento dati – Home Page Informazioni. Variazione Pubblicazioni Inserito il blog di riferimento: www.storiainlaboratorio.blogspot.

III/2/472 - Sito Albo d’Oro. Home Page. Attivazione nel mese di marzo del comparto Guida all’Albo d’Oro Nazionale Decorati al Valore di Forza Armata. (Roberto Orioli)

III/2/473 - Utente Roberta Bottoni. Alla data odierna sono stati inseriti 5050 (precedente 4027) Decorati relativi alle varie provincie, tra cui Vicenza e Frosinone

III/2/474 - Cruscotto inserimento dati – Home Page. Visualizzazione Variazione. Inserito il CANALE YOU TUBE - Per accedere voce ISTITUTO NASTRO AZZURRO CESVAM.