Questo Blog, già figurinostorico.blogspot.com, che sosteneva che "la storia si può raccontare in tanti modi. Noi abbiamo inventato un nuovo modo di raccontarla:con il figurino storico. Firmato: la Tavola Rotonda Osimo." Si aprirà da parte della Galleria del Figurino Storico un sito. Questo blog continua a svolgere la sua funzione: di descrivere il Costume Militare attraverso i secoli,ovvero l'Uniformologia, scienza ausiliaria della Storia (contatti:centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org)
Obiettivo della Civica Galleria: La Scuola
Il Blog ha assunto nel tempo due funzioni. La prima è quella di essere espressione del Figurino Storico.
In un mondo globalizzato, lo studio della storia è sempre più indipendente pr capire le origini delle civiltà e questo è il nostro obiettivo primario Con la denominazione "Civica Galleria del Figurino Storico" si vuole appunto sottolineare la creazione di un vero centro museale, l'unico nelle marche, sulla base di un progetto condiviso tra l'Assessorato alla Cultura del Museo di Osimo, la Società Parko spa che gestisce il trasporto pubblico locale e l'associazione Tavola Rotonda, impostato sullo stile dei grandi musei come lo Stibbert di Firenze e quello di Calenzano dove il figurino storico viene utilizzato come strumento didattico e invito allo studio della storia.
Gli obiettivi della Civica Raccolta osimana sono i medesimi, ma una attenzione particolare è rivolta alle scuole, sopratutto elementari e medie, dove lo studio dei questa materia da parte dei bambini avviene spesso in modo mnemonico; ebbene l'utilizzo del figurino storico vuole essere uno strumento didattico integrativo del libro di scuola ed il nostro locale diventare una sorta di aula didattica dove i bambini si possono appassionare a questa disciplina
La Seconda è quella di divenire lo spazio esterno del CESVAM - Centro Studi sul valore Militare dell'Istituto del Nastro Azzurro come spazio per approfondire, oltre che i temi della Uniformologia, anche quelli concernenti le scienze ausiliari della Storia, quali, oltre la Uniformologia, anche la Vessillologia, ovvero lo studio delle Bandiere, l'Araldica, i Mezzi e gli equipaggiamenti, ed il Collezionismo militare in genere ( cartoline, ecc.)
domenica 23 febbraio 2014
lunedì 17 febbraio 2014
Seconda Guerra Mondiale. Distintivi Regia Aeronautica
Distintivi di Grado della Regia Aeronautica Italiana
Per tutti gli appartenenti alle Forze Armate Italiane, la
stelletta a cinque pute sul bavero era il simbolo, fin dal 1871 all’indomani
della presa di Roma e, in parte, al completamento dell’Unita Nazionale, di
appartenenza alla medesime forze armate.
La Regia Aeronautica
non faceva eccezione.
I distintivi di grado dei graduati e dei sottufficiali
erano identici a quelli dei pari grado dell’Esercito. Anche i distintivi di
grado degli ufficiali erano sostanzialmente uguali a quelli dell’esercito,ma il
gallone superiore formava un occhiello di forma quadrata anziché ovale. Così
come nell’Esercito sulle uniformi coloniali i distintivi di grado erano
costituiti da stellette sulle spalline .Il corpo o servizio di appartenenza era
indicato da un distintivo portato sulla spalla in lamierino metallico per
la truppa ricamato in oro sulla travetta
per gli Ufficiali e sottoufficiali. La travetta ed il passante erano di modello
diverso per i generali, ufficiali superiori
ed ufficiali inferiori Gli ufficiali dei ruoli servizi e specialisti e
quelli dei corpi sanitario, di commissariato, e del genio aeronautico portavano i galloni delle maniche sotto
pannati in colori diversi. Piloti ed osservatori portavano un aquila ad ali spiegate sul lato sinistro della
giubba al di sopra del taschino. Sovrapposti al taschino sinistro venivano
portati i distintivi di squadriglia.
(massimo coltrinari: ricerca23@libero.it)
martedì 11 febbraio 2014
Seconda Guerra Mondiale: Distintivi della Regia Marina
Distintivi di Grado della Regia Marina Italiana
Per tutti gli appartenenti alle Forze Armate Italiane, la
stelletta a cinque pute sul bavero era il simbolo, fin dal 1871 all’indomani
della Presa di Roma e, in parte, al completamento dell’Unita Nazionale, di
appartenenza alla medesime forze armate.
La Regia Marina
non faceva eccezione.
I distintivi di grado erano costituiti da galloni sulle
maniche e sul berretto. Sulla giubba bianca i distintivi erano portati sulle
spalline. I capi avevano dei galloncini sulle spalle Secondi capi, sergenti e
sottocapi portavano i distintivi di grado sulle maniche come i parigrado delle
altre forze armate. Il gallone superiore degli ufficiali di vascello formava un
occhiello rotondo . Gli ufficiali degli altri corpi portavano galloni senza
occhiello sotto pannati con i colori del corpo. Sottufficiali, sottocapi e
comuni portavano il distintivo di specializzazione sulla parte alta della
manica sinistra
lunedì 3 febbraio 2014
Unformologia. Italia II Guerra Mondiale La M.V.S.N
Distintivi e Gradi della MVSN
L’uniforme non differiva sostanzialmente da quelle
dell’Esercito se non per particolari secondari talvolta peculiari di
determinate specialità o milizie speciali.
Le uniche sostanziali differenze consistevano nella camicia
e cravatta nera e nei fasci littori ( soromontati da una “M” rossa per i
“Battaglioni M”) sul bavero.
I distintivi di grado degli ufficiali erano uguali a quelli
dell’Esercito con la sola differenza che il gallone superiore formava un anello
romboidale anziché ovale. I capisquadra portavano al di sopra della manopola,
un gallone rosso della stessa foggia di quello degli ufficiali. I graduati,
camicia nera scelta = caporale e vice caposquadra = caporalmaggiore, portavano
gli stessi distintivi dell’esercito
sabato 1 febbraio 2014
Uniformologia. Italia II Guerra Mondiale Gradi EI
Distintivi di Grado del Regio Esercito Italiano
Per tutti gli appartenenti alle Forze Armate Italiane, la
stelletta a cinque pute sul bavero era il simbolo, fin dal 1871 all’indomani
della Presa di Roma e, in parte, al completamento dell’Unita Nazionale, di
appartenenza alla medesime forze armate.
I distintivi di grado degli ufficiali consistevano in
galloni dorati (argento per i carabinieri) di larghezza e numero diversi
secondo i gradi degli ufficiali inferiori e superiori e in un ricamo a greca
sormontato da un vario numero di galloni argentati per i generali. Tali
distintivi venivano portati sulle maniche, al di sopra delle manopole, sulla
fascia del berretto con visiera e sul lato sinistro del cappello alpino.
I distintivi di grado erano costituiti per i graduati di
truppa , i sergenti ed i sergenti maggiori, da galloni a “V” rispettivamente
rossi e gialli, portati sulle maniche della giubba e del cappotto a metà
braccio. I marescialli portavano da uno a tre galloncini , dorati con trattini
neri . sule spalline della giubba e del cappotto ed un solo galloncino dello
stesso tipo sulla fascia del berretto con visiera e sul lato sinistro della bustina.
Sulla bustina i distintivi di grado erano costituiti da
stellette. Sui copricapi speciali, fatta eccezione per il cappello alpino, e
per il chepì, non venivano portati distintivi di grado. Nelle uniformi
coloniali i distintivi di grado erano costituiti da stellette sulle spalline.
Durante la guerra i galloni degli ufficiali vennero ridotti di dimensioni e ricamanti
in filo giallo anizichè in filo dorato, venivano portati sovrapposti alla
manopola quasi all’altezza del polso
Altri distintivi fra i
principali erano i colori del bavero e delle mostrine, delle fiamme e degli
alamari che indicavano l’arma, o il corpo o il servizio di appartenenza,
inoltre il fregio dell’arma portato sulla parte anteriore dei copricapi ( ad
eccezione del fez)e recante nel tondino il numero del reggimento. Infine il
distintivo divisionale costituito da uno scudetto metallico cucito sulla manica
sinistra, nella parte più alta.
(Saranno pubblicasi in sequenza, i gradi relativi alla M.S.V.M, alla Regia Marina ed alla Regia Aeronautica) Ricerca 2014 ANRP
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