“batteersi in oriente”
Verso la fine del II sec. d.c. venne formata da Settimio
Severo ed impegnata nelle operazioni contor i parti. La sua storia non fu
particolarmente prodiga di fatti salienti. Ebbe sede nei castra sgli estremi
confini orientali di Singara (località nel moderno Iraq) e di Nisibis (Nusaybin, Turchia).
Nel 360 durante il regno di Giuliano, prese
parte alle operazioni contro i persiano di Shapur II, difendendo la
piazzaforte di Singara ove fu catturata.
Nel tardo impero risulta ancora stanziata in quella località. Non si sa nulla
del suo emblema e dei suoi comandanti.
(Anna Maria Liberati, Francesco Silverio, in
“Fragmenta”, supplemento alla Rivista Militare, 1981)
Re Shapur I Riceve l'atto di sottomissione di Filippo (244.d.c.) mentre afferra per il polso Valeriano (260), sconfitto in bataglia e catturato. Questo ultimo imperatore morì in prigionia. Scultura ruprestre di Naqsh-i Rustam. Note riferite alla i Legio Parthica
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