mercoledì 27 dicembre 2017

Von Bernhardi. Pensatore militare tedesco

Dottrina e lineamenti di impiego. Germania 1914
Nota*


Ritratto di Friedrich von Bernhardi (1849-1930)

In Germania si crearono nel primo anteguerra due filoni di pensiero per il tipo di guerra decisamente offensiva: il primo faceva capo al generale von Bernhardi, minoritario, il secondo al gen. Schlieffen, capo di Stato Maggiore dal 1891 al 1906, che fu poi il filone che si impose.

Vom Berngardi aveva in comune con lo Schlieffen il concetto che la vittoria si sarebbe ottenuta con la guerra di movimento, e quindi con l’offensiva, che doveva essere rapida ed energica. Lo differenziava dallo Schlieffen il dato che riteneva che la manovra tipo “Canne” non era sempre possibile attuarla. Riteneva che l’azione del difensore nel 1914 era più facile rispetto al passato, riteneva che il difensore stesso si avvantaggiava della scelta del terreno, mentre l’attaccante trae vantaggi.[1]o dalla iniziativa delle operazioni e dalla potenza morale che è insita nell’attacco stesso. Per lui era necessario sorprendere l’avversario, di avere la superiorità dei numeri, ma soprattutto di esaminare la situazione in base al momento e non secondo uno schema prestabilito. Cardine del suo pensiero era che l’offensiva non doveva essere considerata una forma definita a priori, ma occorreva che si adattasse alla reale situazione, potendo assumere tanto la forma di coinvolgimento e distruzione di una o di tutte e due ali quanto quella di attacco centrale sfondante.  Adattarsi alla realtà, senza schemi preordinati, in sintesi il pensiero di questo generale tedesco che espose le sue teorie in volumi molto noti a suo tempo in Germania.    

massimo.coltrinari
(centrostudicesvam@istitutonastroazzurro,org


Nota
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Dizionario minimo della Grande Guerra
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