Serate di Storia
Dalla Storia all’immaginario:
l’idea di medioevo ai nostri giorni
Venerdì 14 Giugno
2013 ore 21
Sala Convegni Grotte
del Cantinone, Via Fontemagna 14
Relatore: Prof.
Francesco Pirani
Atelier altomedioevale per la fabbricazione di indumenti di vestiario ed accessori.
Nelle serate di
Storia questa volta si parla di un epoca che è stata sempre presentata con
accenti di negatività, tanto che, dopo l’epoca romana, si parla di
oscurantismo, di decadenza, di incapacità dell’uomo di organizzarsi in società
di ampio respiro. E’ l’epoca in cui i barbari hanno preso il sopravvento e l’unica
cosa che sapevano fare era distruggere quello che la civiltà greca prima e
romana poi avevano creato. I barbari che vengono dal nord e che devastano il
sud è una idea che ancora oggi permane
nel nostro immaginario, e ci viene ricambiata dalle popolazioni del nord che si
reputano più civili, più ordinate, più “avanti di noi”. E lo sentono perché indubbiamente
qualcosa funziona meglio da loro che da noi, ed alimentano questo approccio
dichiarandosi loro gli eredi diretti della civiltà romana. Prima gli Inglesi
poi i tedeschi, confrontandosi con noi italiani e con i greci (vedi la questione
dell’euro) accentuano questo distacco, impedendo una costruzione politica dell’Europa,
a cui non si può far fronte con la sola Europa dei mercanti e dei banchieri. Eppure
Guerriro Altomedioevale dell'Italia centrale
il medio evo ci ha dato cose interessati.
Primo fra tutti il cavallo, che è
diventato il simbolo di questa epoca.
Importato dall’Oriente,
il cavallo è il simbolo del nuovo. Le descrizioni di Ammiano Marcellino, l’ultimo
grande storico della letteratura latina, ci descrive i popoli barbari che
travolgono in sella ai loro cavalli, le pur potenti, ma lente legioni romane. Il
cavallo per i popoli barbari è una necessità vitale.
Bizantini ed Arabi
segnano il Medioevo, e portano anche loro, insieme ai Normanni, grandi cose, ,
che coagulandosi con il passare dei decenni e dei secoli danno vita al
feudalesimo in cui domina l’elemento centrale del Medio Evo, il castello.
All’ombra del
Castello fioriscono le milizie comunali e tutta una vita che segna le nostre contrade,
espressione di una aristocrazia del denaro che, non avendo il senso civico si
frammenta in tanti piccoli insieme collettivi che non riescono ne a diventare
entità superiori, come lo Stato di concezione moderna.
Di tutto questo si parlerà
alla serata dove il prof. Francesco Pirani tratteggerà ed illuminerà l’idea di
medio Evo in u percorso tanto
intelligente quanto illuminante
Platico presente alla Civita Gallera del Figurino Storico Osimo
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