sabato 25 maggio 2013

Legio II Italica

“poche tradizioni ma fedeli soldati”
Emblemi: Lupa che allatta Romolo e Remo, Capricorno, Cicogna

Comandanti ( legati)
Q. Wrennio Silvio Massimo, II secolo;
M. Suro Proculo, negli anni 201-205;
Pollieno Sebenno, nel 206

Dux
Ursicino, non altrimenti identificato d’età tardo imperiale

Fu reparto costituito da marco Aurelio certamente prima del 170 d.c. per impiegarla nella lotta aspra e cruenta contro i Marcomanni ai confini occidentali
La sua prima denominazione ufficiale du II Pia, nome che cambiò presto nel più tradizionale II Italica: Negli anni successivi alla sua formazione si battè molto probabilmente contro i Marcomanni e sicuramente in Dacia. Fu quindi dislocata nel Norico, con sede forse a Lauriacum (Lorchi, in Austraia9 ove rimase fino a quando se ne perdono le tracce. Altri distaccamenti risultano essere stati a Lentia (Ilnz, in Austrai) a Javiacum, località non meglio identificata ed in Africa. Aiutò Settimio Severo nella conquista della porpora e ne fu ricompensata con l’appellativo di Fidelis e con la cessione dei suoi legionari al Pretorio. Fece parte dell’esercito con cui Massimino il Trace tentò una disperata difesa dei confini e fu certamente fedele a Gallieno. Un suo reparto venne stanziato, dall’inizio del IV Secolo sul confine basso renano.
 Una legio II Italica Divitensium da Divitia (Deutz, Germania) sede di un reparto distaccato, appoggiò Costantino, venendo accolta tra le legioni palatine.

 (Anna Maria Liberati, Francesco Silverio, in “Fragmenta”, supplemento alla Rivista Militare, 1981)

31 maggio 2013 ore 21  - Sala Convegni Grotte del cantinore Via Fontemagna 14 Osimo
Serate di Storia
Giulio Cesare e le sue Legioni
Relatore Aurelio Lanari



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