martedì 14 maggio 2013

I Le Legioni di Roma.


Legio I Italica
motto:“tresecoli di normale servizio”                                                                   Emblemi: Toro, Cinghiale

Comandanti ( legati)
L. Anni Gallo, sotto Traiano;
L. Novio Crispino, al tempo di Antonio Pio;
M. Fabio Magno, nel periodo compreso tra gli imperatori Commodo e Settimio severo e L. Mario Massimo nell’anno 193

Praepositus
A. Giulio Pisone, di età incerta.

Corazza anatomica con gladio e decorazioni. Lato di un cippo sepolcale. Da Roma, Via Laurentina. Età Imperiale ( I Legione Italiaca)


Il 20 settembre  del 67 d.c. Nerone la costituì in vista di una spedizione alle “portas Caspias” (attuale passo di  Chawar, fra i monti delle antiche regioni dell’Armenia e della Media) e la definì phalaux Alexandri Magni: furono chiamati a farvi parte italici almeno alti sei piedi (metri 1,76 circa). Tramontata la fantomatica spedizione l’unità venne inviata nelle gallie per contrastare la rivolta di Vindice. Pose il suo castrum a Lugdunum (Lione) e, alla morte del suo fondatore, mutò la propria denominazione in quella definita  di Legio I Italina
Nel 69 parteggiò apertamente per A. Vitellio e per lui si battè a Bedriatico contro le legioni fedeli a S. Otone. Sconfitta successivamente dalle legioni fedeli a Cespasiano nella seconda battaglia di Badriatico in cui affrontò la XXI Rapax, fu inviata a far parte dell’esercito mesico, ponendo la sua base nella Mesia inferiore, a Durostorum ( Silistra, Bulgaria i) Combattè su quei confini nelle guerre di Domiziano e, con Traiano, partecipò alla conquista della  Dacia. Adriano la trasferi in quella che fu la sua ultima sede: Novae, la moderna Svistov in Bulgari mentre una parte dei suoi effettivi venne probabilmente dislocata  a Trosmis (Romania). Per marco Aurelio difese i confini contro i Quadi e Marcomanni e con settimio Severio si spostò in oriente per battersi con i Parti. Alcuni suoi reparti in età dioclezianea e costantiniana formarono legioni comitatensi, mentre ilresto della unità costituì una legione di limitanei, che continuò a gravitare a Novae.
(Anna maria Liberati, Francesco Silverio, in “Fragmenta”, supplemento alla Rivista Militare, 1981)


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