giovedì 30 maggio 2013

Legio XXII Primigenia

“d’origine e fine incerta”
Emblemi: Capricorno

Comandanti ( legati)
C.Dillio Vocula, nel 69-70 Fu assassinato dai suoi stessi soldati;
L. Catilio Severo;
M. Didio Giuliano, il futuro imperatore, nel 168
C. Ottavio Suetrio, nel 211-212
  
Fu costituita o da Caligola in vista delle operazioni in Germania o da Claudio per partecipare alla conquista della Britannia. Fu stanziata nella Germania Superiore a Mongontiacum (Magonza, l’odierna Mainz).Alla morte di Nerone non riconobbe imperatore S. Galba ed innalzò alla porpora A. Vitellio. Con la metà degli effettivi partì per l’Italia; queste truppe seguiranno le sorti e l’insuccesso finale di Vitellio. L’altra metà della Legione al comando del legato Dillio Vocula, affrontò i ribelli di Civile e liberò Magonza assediata. Abbandonata dagli ausiliari ed a seguito della uccisione di Vocula da parte degli stessi legionari, riconobbe l’impero gallico, ma subito dopo sconfessò questa decisione e combattè nuovamete agli ordini di Petilio Ceriale. Al termine del periodo di anarchia ritornò al suo campo di Magonza.
Regnando Adriano un suo distaccamento venne inviato in Britannia a vigilare un tratto del Vallum fatto costruire da questo imperatore.
Si dichiarò decisamente per Settimio Severo contro Clodio Albino governatore della Britannia, e costituì il nucleo centrale delle forze serviane che sconfissero l’avversario. Con Alessandro Severo si batte contro i Persiani e durante il regno dei Gordiani una parte della legione fu inviata con ausiliari nella provincia d’Africa per sostituirla Legio III Augusta che era sta sciolta.
Fu fedele a Gallieno e, nel 287, almeno un suo reparto appoggiò il tentativo di usurpazione di Carausio, ammiraglio della Flotta della Manica
  (Anna Maria Liberati, Francesco Silverio, in “Fragmenta”, supplemento alla Rivista Militare, 1981)



Nessun commento:

Posta un commento